L’Aquila, Foibe: Rete antifascista, vietare manifestazione Casapound

1 febbraio 2012 | 22:54
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L’Aquila, Foibe: Rete antifascista, vietare manifestazione Casapound

L’Aquila, 1 feb 2012 – Inizia a scaldarsi l’aria nel capoluogo di regione, in vista della manifestazione preannunciata da Casapound per il prossimo 11 febbraio. La Rete antifascista protesta con un duro comunicato: «L’Associazione Casapound – si legge nella nota – propone un corteo in memoria delle vittime delle Foibe, nel centro storico della città dell’Aquila. Come promozione e provocazione, il Blocco studentesco – organo studentesco di Casapound – ha distribuito volantini di lancio della suddetta manifestazione davanti alle scuole alla vigilia della giornata della Memoria, con l’evidente intenzione di creare una contro-celebrazione; il volantinaggio era accompagnato dall’accensione di fumogeni e da uno striscione contro “l’ignoranza dell’antifascismo”.Sono stati segnalati anche atti di intimidazione contro i ragazzi che si opponevano all’armamentario neofascista di saluti romani  e svastiche esibiti nel Giorno della Memoria».  

«Ebbene, è il momento di essere chiari – prosegue la Rete – Casapound è un’organizzazione i cui membri si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio”e che  da anni si distingue, nelle città italiane in cui è presente, Roma in primis, nel praticare pestaggi e aggressioni ai danni di cittadine/i straniere/i, omosessuali, di sinistra. La vicenda delle Foibe non è che un pretesto dei più viscidi per accreditarsi politicamente in questa città, e soprattutto è strumentalizzata per teorizzare l’equidistanza tra fascismo e resistenza e quindi per la riabilitazione del fascismo. Dopo la recente strage razzista di Firenze per mano di un esponente di Casapound, cui molti simpatizzanti del movimento hanno inneggiato, non possiamo più  considerare “normale” la manifestazione di un gruppo che non è assimilabile nella convivenza democratica, visto che fa dell’odio razziale e per il “diverso” una bandiera, e che non si perita di dichiararsi “fascista” in un paese che ha l’antifascismo come base della propria Costituzione. Già lo scorso anno, L’Aquila ha dovuto subire questa stessa manifestazione parafascista, proposta come raduno nazionale, anche se i partecipanti non sono stati più di un centinaio. Quest’anno, nel rispetto più autentico delle vittime delle Foibe – vittime della guerra e del nazifascismo prima ancora che dei loro assassini  e  che non possono essere strumentalizzate per dare agibilità politica ai fascisti di oggi –  chiediamo che le Istituzioni di questa città impediscano il ripetersi di questa vergogna». 

La Rete antifascista chiede al sindaco che «si esprima – come ha fatto De Magistris a Napoli due mesi fa, proprio in occasione di un corteo di Casapound, sostenendo che la sua città è antifascista e antirazzista e mettendo in guardia dalle “forme di apologia del nazifascismo che stanno tornando” – per evitare che il nostro centro storico, già ferito dal terremoto, diventi teatro per parate di nostalgici del ventennio atteggiati nel saluto romano (vedi foto nella pagina facebook di Casapound L’Aquila), che oltraggiano gravemente la memoria aquilana dell’occupazione e delle stragi nazifasciste dei Nove martiri, di Onna e Filetto.  Chiediamo infine a tutti i cittadini di difendere attivamente i valori della democrazia, della libertà, del rispetto dell’altro contro ogni rigurgito fascista, contro i germi di odio, intolleranza, esasperazione nazionalistica e xenofobia. 
Noi aquilane/i abbiamo una città da ricostruire, e in questo momento più che mai i valori hanno importanza. Ricostruiamo una città migliore, cancelliamo il fascismo». 

ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), ANPI, Comitato 3e32, UDS (Unione Degli Studenti), Associazione sinistra Critica, Comitato territoriale Arci L’Aquila, Circolo Arci Querencia, Arci Servizio Civile L’Aquila, Associazione Bibliobus L’Aquila, Associazione Culturale Teatrabile (AQ), Associazione Brucaliffo, Associazione Artistiaquilani Onlus, Centro Sportivo italiano L’Aquila, Abruzzo Centro Internazionale Crocevia, Donne in Nero, Comitato Donne Terre-mutate, Legambiente, Muspac, Cobas Scuola L’Aquila, Giovani Comunisti, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) L’Aquila, Asilo occupato.

LA RISPOSTA DI CASAPOUND ABRUZZO – «E’ con sincero disgusto che prendiamo nota del “comunicato unitario” diffuso dalle associazioni e dai partiti di sinistra della nostra città. A quanto pare, la macchina della menzogna e della strumentalizzazione politica messa in moto da certi soggetti non si ferma neanche di fronte ad una iniziativa di commemorazione dei martiri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Una iniziativa che CasaPound organizza tutti gli anni su tutto il territorio nazionale (quindi non solo a L’Aquila come lascia intendere il loro comunicato) allo scopo di ricordare e far conoscere agli italiani un evento che ancora oggi passa sotto silenzio, dato che i recenti sondaggi attestano che solo il 43% della popolazione è al corrente di quale tragedia maturò nel secondo dopoguerra nelle terre italiane dell’Istria e della Dalmazia». E’ quanto si legge in una nota di Simone Laurenzi, responsabile Casapound Abruzzo.

«Fa davvero specie inoltre – prosegue la nota – il tentativo di far passare per una “provocazione nel giorno della Memoria” quello che non è stato altro che un volantinaggio davanti alle scuole per rispondere alla divulgazione, da parte delle sigle studentesche di sinistra, di materiale in cui si confutava la verità storica sulle Foibe. Di negazionisti e provocatori noi conosciamo solamente coloro che ad oggi si ostinano a negare l’esistenza di una politica di pulizia etnica ai danni degli italiani nelle terre già parte del Regno d’Italia poi annesse alla Jugoslavia, gli stessi che lo scorso anno, prima del nostro corteo sventolavano fieri la bandiera titina, naturalmente a debita distanza.

Questi personaggi si commentano da soli, l’odio e l’intolleranza che instillano nei loro deliranti comunicati e manifesti non avranno risposte scomposte come magari qualcuno si augura. Le nostre risposte sono le nostre azioni, da sempre alla luce del sole. Quanto alle farneticazioni circa un nostro avallo alla tragica vicenda di Firenze, che nulla ha a che fare con il nostro pensiero e la nostra azione, ed a pestaggi compiuti dai membri di CasaPound ai danni di stranieri ed omosessuali, possiamo solo dirci schifati nel vedere a quali bassezze si possa giungere per demonizzare l’avversario.

Infine ci ricolgiamo alle 525 sigle del comunicato antifascista, dicendo loro che non servono appelli al sindaco per l’11 Febbraio,abbiamo un regolare permesso della questura e sfileremo in silenzio, composti nel ricordo dei Martiri Italiani come ogni anno».