Ritorno all’Aquila di Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani

1 febbraio 2012 | 16:09
Share0
Ritorno all’Aquila di Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani

L’Aquila, 1 feb 2012 – All’Aquila, il 3 febbraio alle ore 17.00, presso l’Auditorium Sericchi-Carispaq, in Viale Pescara , ci sarà la presentazione del dvd "Le dimore del vento" con lo scrittore  Paolo Rumiz ed il regista  Alessandro Scillitani, intervistati da Patrizia Tocci.

Paolo Rumiz, inesausto viaggiatore e  scrittore, giornalista del Piccolo di Trieste e di Repubblica,   racconterà il suo viaggio dell’estate 2011, alla ricerca delle  “Dimore del vento”, dei luoghi abbandonati, delle case degli Spiriti. Per la prima volta il viaggio è stato filmato da Alessandro Scillitani : diventato poi un dvd, distribuito con Repubblica.

Luoghi che non troverete in nessuna guida, libro di viaggi o mappa. Rumiz aveva la sua, di mappa. Una carta fatta a mano, piena di nomi, numeri di telefono, contatti, suggerimenti, ombre da inseguire che conoscono la   legge inesorabile della dimenticanza. Le immagini girate e catturate da Alessandro Scillitani si sposano perfettamente con le parole e l’andare di Rumiz,  impreziosite da musiche e silenzi che  ne sottolineano i  paesaggi e  i passaggi geografici; documentano  lo spazio del cibo, la sosta o  la magia degli incontri.  Riporto le parole di Rumiz, scritte su Repubblica del 14  Agosto 2011: «Fu allora che uscì la Luna, dalla parte della Majella, la grande montagna madre, e dentro il mantice dei polmoni sentii gonfiarsi un canto silenzioso d’anarchia e di furore. Diceva: tornatevene aquilani, disobbedite ai divieti. Tornate prima che la città muoia, diventi archeologia. Tornate e riprendetene possesso con le vostre cose, i vostri rumori e i vostri odori. La zona è rossa, ma di vergogna per come viene preclusa ai vivi. Non consentite che le vostre strade diventino terra di cani. Sentite come il luogo vi chiama, come tutti i vostri morti vi chiamano. Non accettate di essere esuli in casa vostra. Non lasciate sole le vostre pietre».

Nemmeno Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani vogliono lasciare sole le nostre pietre. Per questo tornano. Perchè è come..un mal d’Aquila.
di Patrizia Tocci