Maltempo, Cioni: Città abbandonata, politici dimettetevi

5 febbraio 2012 | 00:58
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Maltempo, Cioni: Città abbandonata, politici dimettetevi

L’Aquila, 5 feb 2012 – «Da un lato un centro storico abbandonato e non presidiato nonostante l’ordinanza del sindaco che lo chiudeva per motivi di sicurezza per le abbondanti nevicate e dall’altro una città prigioniera della neve e in balìa dell’incapacità politica di gestire un’emergenza largamente annunciata». Una dura critica quella che il direttore regionale della Confcommercio, Celso Cioni, riserva all’amministrazione comunale, non risparmiando nemmeno quella provinciale e regionale. E su Facebook nasce il gruppo “tuttiacasapuntoacapo.it” per chiedere «dimissioni di massa».

Alle amministrazioni a tutti i livelli politici Cioni dice: «Andate a casa, dimettetevi in massa, non avete saputo gestire il maltempo annunciato una settimana prima che arrivasse». Per il direttore della Confcommercio «Comune, Provincia e Regione avrebbero dovuto istituire un coordinamento  per far fronte all’emergenza largamente annunciata. Un tavolo di per affrontare le abbondanti nevicate ed evitare che interi paesi restassero praticamente isolati, come è successo ad Aragno, Filetto, Assergi, Camarda, Arischia e tanti altri paesi. Ad Assergi persone anziane non sono riuscite ad aprire la porta, bloccata da cumuli di neve. In altre frazioni le strade più strette sono rimaste ostruite».  «È possibile che non si sia trovato il modo di liberarle consentedo l’accesso alle vie principali?».

Cioni parla di «incapacità manifesta politica e amministrativa di gestire le emergenze. La prova lo è il modo in cui è stata affrontata anche la chiusura del centro storico. Chiuso dal sindaco Massimo Cialente per pericolo di crolli, poi non è stato presidiato da alcuna forza di polizia o di controllo». Il direttore della Confcommercio arrivato in centro su un paio di sci, denuncia una «città abbandonata e cittadini liberi di entrare dove volevano». «Ho percorso tutte le vie del centro: via del Corso, via Garibaldi e via Roma, piazza Regina Margherita, via Assergi, poi via Duca degli Abruzzi e il Castello. Ebbene ho trovato nel mio lungo giro di tre ore e mezzo solo due militari ai Quattro Cantoni. Come potevano, soltanto in due, presidiare tutto il centro? ». Sono diversi, secondo Cioni, gli edifici a rischio crollo che ora, carichi di neve, davvero costituiscono un pericolo.

M.Gianf.

CIALENTE: TUTTI AL LAVORO DA 100 ORE – «Avrei fatto a meno di rispondere alle brutte dichiarazioni del direttore di Confcommercio Celso Cioni. Tuttavia  ritengo doveroso difendere il lavoro pesantissimo, l’abnegazione e il sacrificio con il quale, da più di 100 ore, stanno lavorando, senza interruzione, decine e decine di operai, tecnici e funzionari del Comune e delle altre amministrazioni, chiamati a fronteggiare un’emergenza maltempo  che ha un precedente solo nel lontano 1956. Si sta fronteggiando l’emergenza secondo quanto stabilito da mesi, presso la Prefettura, nell’ambito dell’elaborazione di un Piano Neve, che si sta tentando di attuare nonostante l’entità dell’emergenza, davvero senza precedenti. Ricordo inoltre che, nelle ultime 36 ore, gran parte del lavoro è stato speso per gestire l’emergenza sanitaria. Solo per dare un’idea delle difficoltà, faccio presente che le autostrade A24 e A25 sono chiuse da oltre 25 ore, isolando così L’Aquila dal resto del Paese. Prima di rilasciare dichiarazioni, dunque, si dovrebbe avere l’umiltà di voler capire di cosa si parla. Ritengo quindi che le affermazioni di Cioni siano dettate da un certo qualunquismo che, fortunatamente, non appartiene e tutti i cittadini, i quali invece, in gran parte, hanno compreso e accettato la situazione e che hanno collaborato in molti, rimboccandosi le maniche, anziché andare a passeggio con gli sci nel centro della città, con quell’invidiabile giovanilismo che, simpaticamente, distingue l’amico Celso Cioni. Colgo anzi l’occasione per ringraziare tutti coloro che, non avendo il tempo di passeggiare con gli sci, stanno continuando a compiere il loro dovere».