Strada dei Parchi: A.d.o.c. ricorso per automobilisti abbandonati al proprio destino

L’Aquila, 5 feb 2012 – «In merito ai disagi subiti dalla popolazione e dai singoli utenti in conseguenza della copiosa nevicata del 3 febbraio, leggiamo sugli Organi di Stampa le dichiarazioni trionfalistiche del direttore generale della Strada dei Parchi circa l’organizzazione delle misure di emergenza messe in atto dalla concessionaria su A24 ed A25. Questa associazione è invece a conoscenza delle enormi difficoltà in cui si sono trovati i viaggiatori, con vari esempi di persone bloccate e liberate solo dopo molte ore, della scarsità e della contraddittorietà delle notizie fornite all’utenza circa la praticabilità dell’autostrada o gli eventuali percorsi alternativi, della chiusura tardiva delle tratte di competenza con l’uscita forzata al primo svincolo utile e senza indicazioni sulla prosecuzione del viaggio». Così scrive l’A.D.O.C. – Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori Sede Provinciale di L’Aquila «Quei viaggiatori – si legge nella nota-, che secondo il d.g. della concessionaria autostradale sarebbero dei temerari, forse non potevano esimersi dal mettersi in viaggio, per motivi di lavoro o improrogabili impegni e non si sono divertiti affatto ad affrontare disagi in parte provocati proprio dall’atteggiamento della società autostradale. Un esempio è dato dalle oltre 100 persone fatte uscire a Valle del Salto nel primo pomeriggio di venerdì e fatte rimettere in fila per il ventilato rientro dopo il ripristino della percorribilità. Quelle persone sono state costrette a passare tutto il pomeriggio in attesa e poi, solo grazie all’ospitalità di una struttura alberghiera lì presente, a loro spese, non hanno passato la notte all’addiaccio. Peraltro, il limitato numero delle camere ha costretto molti di loro a "dormire" nella hall sdraiati o seduti su divanetti o sedie».
«Al mattino seguente – proseguono-, aiutandosi tra loro, hanno liberato i mezzi dalla neve e si sono rimessi in attesa di rientrare in autostrada. Non è stato fornito alcun supporto né è stata data alcuna notizia da Protezione Civile, Strada dei Parchi o altra amministrazione. Solo alcuni Carabinieri e Guardie Forestali hanno presidiato il casello, fornendo in maniera encomiabile, per quanto possibile, un appoggio più morale che altro alle persone. Strade dei Parchi non ha fornito alcuna notizia certa circa la possibilità o meno di riapertura dell’autostrada, nonostante le reiterate richieste, né si è riusciti ad avere notizie certe circa la percorribilità di vie alternative.
Solo nel pomeriggio di ieri, dopo l’intervento, molto pragmatico ma sostanzialmente personale ed autonomo del Comandante dei CC di Borgorose, si è riusciti ad avere notizie sulla percorribilità della viabilità ordinaria e a farsi accompagnare nel tratto iniziale, molto problematico, della strada per Rieti e quasi tutti si sono potuti decidere ad affrontare le provinciali e le statali per giungere a destinazione o quanto meno arrivare in centri abitati dotati di strutture alberghiere e negozi dove provvedersi di un adeguato ricovero e di beni essenziali.
Il tutto è stato risolto solo grazie ad iniziative personali degli utenti o degli ultimi anelli della catena gerarchica delle istituzioni, non grazie al tanto sbandierato coordinamento di Strada dei Parchi che, memore dei problemi avuti per aver lasciato fermi in autostrada centinaia di automobilisti nel 2010, ha pensato bene di liberarsi del problema, facendoli uscire dall’autostrada e lasciandoli al loro destino, senza poi fornire alcuna assistenza o richiederla agli enti preposti. L’ADOC sarà al fianco di quanti vorranno far valere eventuali rivalse per i disagi e le spese affrontate».