Blocco A24/25: nessuna inchiesta dalla Procura

6 febbraio 2012 | 13:58
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Blocco A24/25: nessuna inchiesta dalla Procura

L’Aquila, 6 feb 2012 – Per ora la Procura dell’Aquila non ha aperto alcuna inchiesta sui disagi e i disservizi, come la chiusura per quasi tre giorni delle autostrade A24/A25, che si sono registrati nella eccezionale ondata di maltempo, peraltro non ancora attenuata, che ha colpito l’aquilano. Secondo quanto si appreso, non sono stati rilevati elementi di rilevanza penale. Ma la situazione potrebbe cambiare nei prossimi giorni quando cittadini ed associazioni potrebbero presentare denunce ed esposti. In quel caso l’indagine sarebbe obbligatoria.

CHIODI CHIEDE RELAZIONE ISPETTORATO VIGILANZA ANAS – Dopo i pesanti disagi registrati in questi giorni nei tratti autostradali abruzzesi, flagellati dalle forti nevicate, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha chiesto una dettagliata relazione all’Ispettorato vigilanza dell’Anas. L’organo di controllo è chiamato ad accertare se vi siano state inadempienze da parte del gestore dell’autostrada dei Parchi.

PAGANO: VERTICI “STRADA DEI PARCHI” RIFERISCANO IN QUARTA COMMISSIONE – «Chiederò, alla prima seduta utile, l’audizione dei vertici della società ‘Strada dei Parchi’ in Quarta Commissione, perché forniscano chiarimenti su quanto accaduto negli ultimi giorni sulle autostrade A24 e A25. I disagi che si sono verificati su quelle autostrade durante le nevicate degli ultimi giorni non possono essere imputati solo all’eccezionalità dell’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione. E’ stata invece palese la totale assenza di un piano coordinato per la gestione dell’emergenza. E questo non è tollerabile, anche perché si tratta del principale corridoio di collegamento tra il versante tirrenico e quello adriatico, che attraversa zone densamente popolate, che non dispongono di una viabilità alternativa adeguata. Era dunque indispensabile mantenere la piena efficienza e operatività delle autostrade. Così non è stato e pretendiamo delle risposte. Anche perché abbondanti nevicate su un’arteria che attraversa l’Appennino, non sono poi così improbabili».

PENDOLARI SI ORGANIZZANO, RACCOLTE FIRME GIA’ SU BUS CARSOLI – La società Strada dei Parchi Spa potrebbe essere oggetto di richieste di risarcimento per la chiusura per quasi tre giorni della A/24 e A/25 a causa della eccezionale ondata di maltempo che si sta abbattendo in Abruzzo. Molte delle migliaia di persone bloccate per diverse ore a causa della neve fuori nei caselli autostradali, dai quali erano stati fatti uscire forzosamente, si stanno organizzando per una istanza collettiva, una sorta di class action, nei confronti della Spa che gestisce le due arterie autostradali. In particolare, passeggeri di un pullman che da Roma era diretto nelle Marche, rimasti bloccati a Carsoli dalle 24 di venerdì alle 21 di sabato, si sono organizzati con un avvocato anche lui tra le persone in panne, per fare un’azione legale. Queste persone sono rimaste bloccate insieme ad altre mille cittadini ed hanno dormito nelle sedi del comune e delle scuole. Da quanto si è appreso, altri gruppi si stanno organizzando con il passa parola sui social network. «Ci stiamo organizzando – ha spiegato il manager marchigiano Gaetano Assenzi -. In effetti sulla vicenda ci sono molte cose strane e tante cose non hanno funzionato. Oltre a tanta confusione e disorganizzazione. E’ stata una odissea nella quale di positivo registriamo solo l’ospitalità e la solidarietà del sindaco e degli amministratori di Carsoli e di molti cittadini. Per il resto siamo stati lasciati soli, senza informazioni, da nessuna istituzione ma soprattutto da parte della società autostradale. E meno male che l’ondata di maltempo era annunciata». Tra le anomalie denunciate da Assenzi, il perché «ci hanno fatto partire alle 17 da Roma, dove invece ci saremmo potuti organizzare meglio per la notte. Invece siamo arrivati a Carsoli alle 21 per essere poi ricoverati nelle sedi comunali alle 24. A Carsoli c’erano 18 autobus, tra cui alcuni bipiano, e una marea di macchine ferme. Per ripartire è stato ancora peggio: ci hanno fatto entrare sul pullman alle 14 per poi partire alle 21, scortati dalla polizia stradale, dopo tantissimi cambiamenti di strategia. In quel lasso di tempo è arrivato anche il prefetto dell’Aquila. Alle 24 eravamo a casa con l’autostrada che era in condizioni normali". Ultimo accenno alle anomalie è al fatto che "nessuno è riuscito a spiegarsi la partenza di un pullman sabato mattina alle 10,30 in direzione Roma. Forse erano persone più importanti di noi».

ANAS: DAL 3 FEBBRAIO APERTA PROCEDURA ISPEZIONE PER EMERGENZA NEVE

L’Anas rende noto, anche in riferimento ad una pubblica richiesta del Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e del Presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Nazario Pagano, che «l’Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali di Anas (IVCA) ha già aperto nella stessa giornata in cui si sono verificati i primi disagi, una procedura di ispezione per l’emergenza neve sulla A24-A25»..

«Compito della ispezione – specificano dall’Anas –  che è stata notificata dall’Ufficio ispettivo di Roma il 3 febbraio 2012, è quello di trovare riscontro sulla effettiva ottemperanza da parte della società concessionaria alle procedure previste per la gestione dell’emergenza neve».