L’Aquila: neve e puntellamenti, situazione critica

6 febbraio 2012 | 07:48
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L’Aquila: neve e puntellamenti, situazione critica

L’Aquila, 6 feb 2012 – "Il Centro" oggi chiede all’Assessore ai Beni culturali del Comune dell’Aquila, Vladimiro Placidi una ricognizione sullo stato dell’arte dei puntellamenti degli edifici e monumenti del centro storico sottoposti ad un lavoro "extra" per il peso della neve di questi giorni. «Appena termineranno le precipitazioni faremo i controlli», spiega l’assessore Placidi al quotidiano. «Poi chiederemo ai vigili del fuoco di intervenire nelle zone soggette a maggiore pericolo e solo in seguito potremo riaprire il centro alla popolazione». La straordinaria nevicata dei giorni scorsi, infatti, ha reso impossibili le verifiche.

«Il centro storico, in questi giorni, è pericoloso», continua l’assessore. «Nelle abitazioni inagibili, certo, la situazione è peggiorata. Lasciare le strade e i vicoli aperti avrebbe rappresentato solo un rischio. L’iniziativa di escludere parti del centro dalla zona rossa è stata dettata, a mio parere, più da motivi emozionali che dalla razionalità, ma oggi la situazione va controllata. Una circostanza delicata, soprattutto dopo questi giorni di intemperie. I curiosi sono andati lo stesso a vedere il centro innevato, ma noi abbiamo fatto il possibile per evitare qualsiasi pericolo».

«I puntellamenti tengono in piedi l’esistente», continua Placidi, «ma non ci sono soldi per monitorarli. Per un periodo lo hanno fatto le imprese realizzatrici. Poi, però, sono rimasti lì senza controlli». «Quelli di legno sono soggetti a modifiche anche per le sole escursioni termiche», spiega l’assessore. «Le mantovane che servono a riparare dalla caduta dei materiali dall’alto adesso si sono riempite di neve. Ci vuole cautela».

«Il deterioramento del patrimonio è giornaliero. Ci sono stati crolli di tetti anche prima di questa emergenza. Molti si reggevano appena, è normale che sotto il peso della neve siano collassati», continua Placidi. «Al palazzo del rettorato già mancava metà copertura, figuriamoci cosa può essere accaduto adesso. Per i monumenti questi giorni sono stati drammatici. La neve è entrata nel Duomo. La cupola e la calotta absidale della chiesa principale della città forse non li vedremo più. A Santa Maria Paganica il vento ha portato via un pezzo di copertura. Le chiese di San Biagio, dell’Addolorata, di San Francesco di Paola e di San Giuseppe dei Minimi sono a fortissimo rischio. La neve si scioglierà tra un mese. Lentamente le infiltrazioni danneggeranno quello che era rimasto integro dal terremoto».

«Vorremmo un piano di finanziamenti a breve-lunga scadenza per i simboli della città», dice Placidi. «Ma non è stata fatta neanche una deroga per L’Aquila. Non sono previsti finanziamenti. Dobbiamo arrangiarci con i pochi fondi ordinari della direzione regionale. Rischiamo di perdere un patrimonio irripetibile»

CHIODI: IL SINDACO PUÒ EMANARE ORDINANZE PER MOTIVI DI SICUREZZA PUBBLICA «Per far fronte alla difficile situazione che si è creata nel centro storico dell’Aquila a seguito della eccezionale ondata di maltempo,  il sindaco può emanare ordinanze per motivi di sicurezza pubblica. La determinazione n. 1 del 14 gennaio 2004 dell’Autorità per la Vigilanza dei Contratti pubblici – ha continuato Chiodi – chiarisce infatti le modalità di attuazione delle ordinanze sindacali contingibili ed urgenti per motivi di sicurezza pubblica, ai sensi del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000″. Il sindaco dell’Aquila può quindi adottare questo tipo di provvedimento, in deroga alla disciplina normativa e regolamentare di settore».