Maltempo: Cancellieri «I sindaci sono i primi responsabili»

Roma, 6 feb 2012 – «I sindaci sono i primi responsabili. Basta con le polemiche, e pensiamo a rimboccarci le maniche». Così in una intervista al Corriere della Sera, il Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, commenta la bagarre sulle gestione dell’emergenza maltempo.
«La Commissione potrebbe essere utile per fare chiarezza su quanto accaduto – spiega il Ministro – soprattutto per togliere al cittadino il senso insicurezza. Roma non ha piani per l’emergenza neve come invece ci sono per città del Centronord. Però il sindaco è sempre il primo responsabile degli interventi di Protezione Civile». E a questo proposito, sull’ipotesi che la Protezione Civile venga trasferita al Ministero dell’Interno, Cancellieri afferma che «se ne è parlato ma ci siamo riservati una ulteriore riflessione. Non faccio giochi sotterranei in un senso o nell’altro e per questo ho ritenuto indispensabile tenermi fuori dalla questione. La decisione spetta al Presidente del Consiglio Mario Monti e io accetterò la sua scelta qualunque essa sia». E riferendosi poi alle dichiarazioni del sindaco Alemanno che afferma di aver ricevuto informazioni non puntuali, il Ministro ha detto: «non spetta a me giudicare se non sono riusciti a far funzionare il coordinamento. Io, per quanto riguarda la mia competenza che è nazionale, posso dire che gli allerta della Protezione Civile sono stati numerosi e anche la prefettura ha tempestivamente informato il Ministero dell’Interno».
Il Ministro ha sottolineato comunque che quella dei giorni scorsi «non era una nevicata normale. Detto questo, dobbiamo accettare che il nostro paese ha un territorio molto complicato e molto dissestato. E infrastrutture che in molti casi sono obsolete. In alcune zone le linee ferroviarie ed elettriche sono andate in tilt e sinceramente non credo che questo dipenda dalla cattiva volontà degli amministratori. E il sistema che non regge».
Per il Ministro, «l’Italia è continuamente in manutenzione. Ci sono fiumi che esondano appena inizia a piovere, non si fa più la manutenzione dei campi e sempre più ci si trova a fronteggiare frane e smottamenti. Il rischio idrogeologico è forte e concreto però si parla d’altro».