Patto per lo sviluppo, Pagano: Accelerare le riforme

7 febbraio 2012 | 15:04
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Patto per lo sviluppo, Pagano: Accelerare le riforme

L’Aquila, 7 feb 2012 – «Stimolare e promuovere il dibattito sui temi economici è indispensabile. Come ho già sostenuto, tuttavia, per concretizzare e attuare le riforme strutturali, è necessario dare centralità al Consiglio regionale». Lo sostiene il Presidente dell’Assemblea regionale abruzzese, Nazario Pagano, in merito all’ipotesi di una parlamentarizzazione della regione.

«Anche nella piena valorizzazione dello Statuto regionale – afferma Pagano – è necessario rispettare le prerogative del Consiglio regionale; pertanto, sarebbe inopportuno trasformare il tavolo del “Patto per lo Sviluppo” in un simposio politico e autoreferenziale. Spettano a Regione, Parti Sociali e agli soggetti del partenariato concordare le linee d’azione, gli strumenti e le modalità di intervento al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati per lo sviluppo dell’economia, del lavoro, della qualità e della coesione sociale in Abruzzo.

Oggi, non possiamo più temporeggiare, il sistema produttivo regionale chiede riforme condivise e concrete. Piaccia o no, a meno che non si voglia deragliare sui terreni fumosi della politica – osserva il Presidente del Consiglio regionale – dobbiamo confrontarci nelle istituzioni deputate a mettere in moto il processo riformatore. Processo finalizzato all’innalzamento dei livelli di qualità, sostenibilità e innovazione del sistema produttivo e sociale della regione».

 CNA, CONFARTIGIANATO E CONFESERCENTI: «BASTA POLITICHESE, SI PERCORRANO TUTTE LE STRADE»

«L’utilizzo delle competenze e del sistema di relazioni dei parlamentari abruzzesi può rappresentare, almeno su alcune partite importanti aperte con il Governo nazionale e l’Unione europea, un ulteriore apporto per il Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo, alla evidente ricerca di un rilancio. Tanto più che l’Abruzzo sta vivendo una situazione di crisi in cui le dispute in perfetto politichese possono solo rappresentare un danno, di fronte alla situazione di emergenza che le imprese vivono e che richiede l’apertura di tutti i canali possibili». 

E’ quanto sostengono, in una nota congiunta, le associazioni regionali di Cna, Confartigianato e Confesercenti, secondo le quali fin dal suo atto di nascita il Patto è stato presentato come uno strumento “inclusivo” e non “ad excludendum”.

«Sbaglia dunque chi, nello schieramento politico – affermano – continua a coltivare da una parte la logica dell’autosufficienza e dell’autarchia, e dall’altra quella della polemica politica a tutti i costi, quasi che l’intero schieramento sociale e imprenditoriale abruzzese si fosse posto al servizio di logiche elettoralistiche cui è invece estraneo».

Insomma, secondo Cna, Confartigianato e Confesercenti, «vanno messi da parte gli egoismi di parte, per cercare le soluzioni che uniscono anziché dividere. In questo quadro – dicono – dovrebbe invece essere studiata una formula che permetta alla struttura del Patto di avvalersi, in alcune circostanze, dell’apporto e del supporto prezioso dei parlamentari abruzzesi, anche perché chiudersi in questo momento in egoismi di parte sarebbe un lusso che nessuno può permettersi. Ciò anche in considerazione del mutato assetto politico nazionale: la nascita di una larga coalizione parlamentare a sostegno del governo Monti va considerata come una opportunità anche per l’Abruzzo, alla ricerca di una interlocuzione istituzionale in grado su alcuni temi fondamentali (come ad esempio la ricostruzione delle aree terremotate o l’utilizzo dei fondi nazionali e comunitari) di superare gli steccati delle appartenenze, per cercare soluzioni che uniscano. E in questa condizione, la nostra regione non può permettersi di non fare un gioco di squadra con le sue rappresentanze istituzionali di Camera e Senato che hanno il dovere di sostenere la causa Abruzzo»..