Emergenza neve, Palumbo: «Un grazie a chi ha lavorato sul territorio di Roio»

L’Aquila, 8 feb 2012 – «A “pale ferme” e “strade percorribili”, vorrei approfittare per fare un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno operato in questi giorni sul territorio della Circoscrizione di Roio per liberare le strade da una storica coltre di neve». Queste le parole di ringraziamento di Stefano Palumbo, presidente della Circoscrizione di Roio che definisce il suo intervento «una nota fuori dal coro» in mezzo alle tante polemiche che «da giorni riempiono i giornali».
«Se è vero che ci sono stati forti disagi – prosegue Palumbo – è altrettanto vero che ci sono persone che da giorni lavorano senza sosta nel tentativo di ristabilire la normalità nella nostra città. Un primo ringraziamento lo rivolgo ai dipendenti delle Opere Pubbliche che coordinano la sala operativa e a tutti agli operai del Comune e della Provincia impegnati da giorni sulle strade.
Un particolare riconoscimento invece va dato al presidente dell’Asm Luigi Fabiani che contattato personalmente sabato mattina ha dato subito seguito alle mie richieste mettendo a disposizione i mezzi utilizzati per la rimozione delle macerie a Roio; ma ringrazio soprattutto quei ragazzi dell’Asm che, dando immediata disponibilità, sono arrivati a Roio con non poche difficoltà e già nella mattinata di sabato erano operativi sui mezzi continuando a lavorare fino a tarda sera e nei giorni successivi. E’ grazie al loro tempestivo intervento che le frazioni di Roio sono state tra le prime ad essere liberate».
«Non dimentico infine – conclude Palumbo – tutti i concittadini che con semplici pale o con mezzi adatti alla rimozione della neve si sono adoperati sin da subito per liberare le strade senza dedicarsi a sterili polemiche, e in particolare i “fratelli Chiodi” che negli ultimi 2 giorni mi hanno dato la loro disponibilità mettendo a disposizione gratuitamente i propri mezzi per tutte le situazioni ancora irrisolte.
Un grazie di cuore a tutti per la proficua collaborazione, sperando che serva a compensare almeno in parte le inevitabili e innumerevoli critiche».