Ospedale, reparto G8 senza riscaldamento da una settimana

10 febbraio 2012 | 14:56
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Ospedale, reparto G8 senza riscaldamento da una settimana

L’Aquila, 10 feb 2012 – Per una settimana al freddo,  giorno e notte. È la situazione in cui si sono trovati i pazienti del cosiddetto reparto del G8 all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Parenti e infermieri si ribellano.

La struttura, che avrebbe dovuto essere provvisoria, è un container in cui vengono fatti transitare i degenti destinati ad altri reparti. Nella maggior parte dei casi sono persone anziane con hanno patologie serie. In questa settimana di neve e freddo eccezionali si sono ritrovati a stare per giorni in stanze fredde. Colpa della neve che ha ricoperto le caldaie dei condizionatori e i tubi, impedendone il funzionamento. Un disagio che ha interessato anche gli infermieri, costretti in alcuni casi a lavorare con le giacche e a spostarsi dalle stanze ai corridoi freddi.

«Abbiamo dovuto portare le stufette da casa nostra», racconta Marianna Di Censo, nel reparto c’è ricoverato il marito. «Una situazione insopportabile soprattutto la notte». Il freddo si è fatto sentire principalmente «venerdì e sabato», racconta la ragazza, «quando la nevicata improvvisa ha letteralmente seppellito le caldaie. Per cercare di sbloccarle da soli abbiamo anche gettato acqua calda sui tubi, ma è servito a poco». Che hanno ripreso a funzionare, nonostante l’intervento dei tecnici, da giovedì mattina saltuariamente. «C’è da giurarci che con la nuova perturbazione si bloccheranno di nuovo».

«Forse i tecnici avrebbero dovuto montarle direttamente in alto, e non metterle appoggiate a terra», spiega Modesto Lolli, che nel reparto ha ricoverato il padre, incappucciato e vestito per non ammalarsi. Accanto al lui, un altro anziano con la febbre alta: ha dovuto sopportare 5 giorni di freddo aggravando l’influenza.

La neve non è stata tolta dalle caldaie, si è sciolta, ma non completamente, con il sole di giovedì mattina. Ma questa notte la nevicata le ha ricoperte di nuovo.

Il malfunzionamento del riscaldamento non è l’unico problema del reparto del G8. Il riscaldamento manca completamente nei bagni, che sono sempre freddi. All’ingresso, inoltre, la pedana di alluminio è rotta, con il pericolo che chi entra inciampi. «Poi non c’è cartellonistica», aggiunge Lolli, «quando si entra qui dentro non si sa dove andare».

Anche alcune infermiere spiegano che «il riscaldamento non funziona bene almeno da un anno». Il figlio di un altro anziano paziente, Massimo Masciocchi, si unisce alle lamentele: «Siamo stati 5 giorni al freddo, in questi container da cantiere per niente dignitosi per i pazienti».

«Il reparto G8 è costituito da prefabbricati monoblocchi generalmente impiegati come uffici da cantiere», chiarisce Modesto Lolli, che con la sua attività vende questo tipo di strutture. «Qui vengono ricoverati i pazienti che arrivano dal Pronto soccorso e non trovano sistemazione nei reparti. Dentro ogni stanza ci sono due tipi di riscaldamento: stufetta elettrica che funziona, ma da sola non è in grado di riscaldare le stanze, e poi l’impianto di aria condizionata che appunto non funziona».

«In questi giorni ci sono state numerose lamentele alla Direzione sanitaria anche da parte del personale», conclude Lolli. «Penso che quanto sta succedendo oltre a tutta una serie di altri problemi ci sta portando nella direzione di una sanità da terzo mondo nonostante i tantissimi soldi che noi contribuenti cacciamo».

M.Gianf.