Sui pezzetti dell’Aquila «Mettiamoci una pezza»

10 febbraio 2012 | 19:13
Share0
Sui pezzetti dell’Aquila «Mettiamoci una pezza»

L’Aquila, 11 feb 2012 – «Se ti tagliassero a pezzetti il vento li raccoglierebbe, il regno dei ragni cucirebbe la pelle», questi versi di una bella canzone di De Andrè mi tornano ogni tanto in mente quando passeggio per L’Aquila, fantasticando su una sua ricomposizione. Ma dai pezzetti alle pezze il passo può essere breve e l’invito "Mettiamoci una pezza!" all’Aquila lo lancia l’associazione Animammersa con un’iniziativa in programma ad aprile 2012. «Un’idea che nasce per gioco, come una provocazione»,  dice Patrizia Bernardi di Animammersa. Ma come si svolgerà "Mettiamoci una pezza"? La risposta la troviamo sul blog dell’evento «Un’azione di urban knitting […] nel centro storico di L’Aquila a partire dal6 Aprile 2012Cento metri quadrati di superficie da ricoprire con pezze lavorate a maglia, con l’uncinetto, lasciando alla creatività di ciascuno la scelta dei colori, dei filati e dei punti da utilizzare». Già molte altre città del mondo hanno ospitato allestimenti simili, quando luoghi, arredi urbani, alberi sono stati vestiti di stoffa, filo e lana colorati. Una forma di arte di strada, l’urban knitting, letteralmente "maglia di strada", che punta su uno dei tanti talenti tipicamente femminili, quello di sferruzzare, per riportare un po’ di vitalità all’Aquila. 

Le adesioni, a pochissimi giorni dalla pubblicizzazione dell’iniziativa, arrivano da tutta Italia e da altri paesi come l’Olanda e gli Stati Uniti, dice Patrizia Bernardi, felicemente sorpresa da questo successo. Le pezze però dovremo mettercele noi, non solo gli aquilani, ma chiunque voglia inviare il suo manufatto entro il 24 marzo. Bisogna rispettare le misure e i tempi indicati sul blog, ma per il resto la fantasia può lavorare liberamente. Il luogo dove il grande patchwork collettivo verrà allestito è ancora "segreto", sarà sicuramente nel centro storico dell’Aquila e la città si vestirà di colore. E aggiunge Patrizia Bernardi «questa opera vorremmo che restasse lì tutto il tempo che si potrà, come arricchimento di una città oggi troppo grigia, per strappare un sorriso». Il via alla "raccolta" è stato dato, ora vedremo dove porterà questo (patch)work in progress, al quale gli organizzatori invitano a partecipare chiunque abbia voglia, in qualsiasi momento del percorso di allestimento. Pezzetti da tessere insieme, un’occasione per tutti, per ritrovarsi non solo nel dolore e nell’amarezza. di Alessia Moretti