Maltempo, Dell’Orso (Centro trasfusionale): Venite a donare il sangue

11 febbraio 2012 | 15:43
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Maltempo, Dell’Orso (Centro trasfusionale): Venite a donare il sangue

L’Aquila, 11 feb 2012 – Tutte le associazioni di donatori di sangue in Abruzzo sono state allertate a richiamare i donatori al loro compito: donare il sangue. La neve ha bloccato a casa anche i donatori, a causa di interi paesi isolati e difficoltà di circolazione anche in città come Teramo, Chieti, Pescara. E le scorte di sangue si assottigliano.

Così è emergenza sangue, ad esempio a Sulmona e nella Valle Peligna. A lanciare l’appello è il responsabile della sezione Avis di Pratola Peligna, Sergio Paolucci. «La carenza è stata acuita dalle condizioni meteo di queste ore».

«Ma non è allarme sangue», assicura Luigi Dell’Orso, primario del Centro trasfusionale dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. I cittadini hanno donato di meno per le difficoltà a muoversi con la neve, così le scorte sono diminuite già durante la prima ondata di maltempo. Giovedì scorso c’è stato un ritorno alla normalità, con i donatori che con le strade finalmente libere dalla neve – giovedì è uscito il sole per gran parte della giornata prima di riprendere a nevicare – sono andati a donare. Ma con la perturbazione di ieri, che non accenna a mollare la presa sia sulla costa che nelle zone interne nelle prossime ore, c’è stato un nuovo stop alle donazioni.

«Una curva che è comunque fisiologica», spiega Dell’Orso, «un assottigliamento delle scorte avviene regolarmente due volte l’anno: durante l’inverno, a causa delle epidemie influenzali; e d’estate, quando i donatori se ne vanno in vacanza. Oppure in  casi di emergenze come è successo dopo il terremoto (con l’allontanamento dei cittadini in altri luoghi)».

Come superare la crisi temporanea dovuta al maltempo ed evitare che si trasformi in emergenza? «I donatori vengano a donare sangue al Centro trasfusionale». Non usa mezzi termini il primario. Per non arrivare a una situazione critica dato che le nevicate proseguiranno, i cittadini devono cercare, in base alle loro possibilità, di raggiungere i centri di raccolta sangue. «Intanto stiamo fronteggiando la situazione pianificando l’utilizzo delle sacche di sangue», spiega Dell’Orso. In sostanza in questi giorni di maltempo «sono stati rinviati gli interventi non urgenti, ad esempio le operazioni per le protesi d’anca: interventi certamente importanti, ma che non riguardano persone in pericolo di vita. Lo scopo è garantire le emergenze».

Il sistema per le donazioni di sangue è nazionale e questo consente a tutte le regioni e le Asl di non restare mai effettivamente senza scorte. «Se c’è un’eccedenza in una Asl, non viene lasciata lì a scadenza. Ma messa a disposizione dei Centri trasfusionali che ne hanno bisogno», spiega Dell’Orso. «La provincia dell’Aquila è, in linea generale, quella che in regione ha più scorte ematiche a disposizione». Insomma all’Aquila i cittadini sono virtuosi. «Situazioni di emergenza si creano difficilmente all’Aquila», garantisce il primario. «È la regione nel suo complesso, invece, che in alcuni periodi dell’anno non è totalmente autosufficiente».

La disponibilità di sangue può essere aumentata soltanto facendo in modo che a donare vadano più persone. Per ottenere questo risultato bisogna «che le istituzioni facciano campagne massicce di sensibilizzazione dei cittadini», aggiunge il medico.

Che L’Aquila sia un posto fortunato dal punto di vista delle donazioni di sangue si capisce anche dai numeri. Sono 3mila i donatori (uomini e donne) che donano nel corso dell’anno circa 6.500 unità di sangue. Di queste all’Aquila se ne consumano 4.500-5mila. Il resto è eccedenza che viene lasciato alle Asl maggiormente in difficoltà.

M.Gianf.

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