
Roma, 11 feb 2012- Uno sfortunato esordio quello dell’Italia del Rugby, oggi pomeriggio allo Stadio Olimpico, che lascia l’amaro in bocca ai gladiatori azzurri e agli oltre 53 mila tifosi accorsi nella capitale nonostante la neve.
Finisce, infatti, 15 -19 il match con l’Inghilterra nel gelido e imbiancato scenario dello stadio capitolino, mai bello come oggi, e sfuma il sogno degli azzurri di scrivere la storia con quella che sarebbe potuta essere la prima vittoria in assoluto con gli inglesi.
È grande l’amarezza in casa azzurra per un risultato che non rende certo giustizia agli uomini di Brunel, padroni indiscussi del campo per i primi quaranta minuti e per buona parte della ripresa. Un primo tempo strepitoso quello disputato dall’Italia, sempre nella ventidue avversaria, aggressiva e attenta a non commettere errori in difesa. Fatale, purtroppo, il primo quarto d’ora della ripresa, nel quale gli azzurri abbassano la guardia e l’Inghilterra, oggi sottotono e poco propositiva, riesce ad approfittarne, mettendo a segno una meta e un piazzato che ribaltano il risultato e le sorti del match.
Italia subito in avanti al 7′ con Venditti e al 14′ con McLean che si invola in solitaria per quaranta metri, ma l’azione si blocca dopo il passaggio a Masi per un avanti. Al 25′ un brutto fallo di Burton regala il primo calcio di punizione agli inglesi che non sbagliano con Farrell (0-3).
Al 33′ un brutto infortunio per Castro (frattura della costola per lui) lo costringe a dire addio alla partita: al suo posto Cittadini. Al 36′ gli inglesi mettono a segno un nuovo calcio, sempre con Farrell, ma gli azzurri non mollano e attaccano a testa bassa, senza perdersi d’animo.
Al 38′ l’avezzanese Venditti, velocissimo, trova il buco e schiaccia la sua prima meta con la maglia azzurra. L’Olimpico esplode, ma non c’è tempo per i festeggiamenti perché, solo due minuti dopo, Benvenuti firma la seconda meta azzurra, dopo una corsa in solitaria di quaranta metri ed è il vantaggio azzurro (12-6).
Il secondo tempo si apre col piazzato di Burton che allunga ancora per gli azzurri (15-6)ma, da questo momento in poi, l’Italia si perde, non placca più e cerca in extremis di riparare agli errori, soprattutto difensivi.
Ed è proprio da un errore fatale di Masi, al 49′, che nasce l’azione della meta degli inglesi: Hodgson riceve dall’aquilano la palla tra le mani come fosse una manna ed è un gioco da ragazzi per lui schiacciarla oltre la linea.Trasforma Farrell ed è 15-13. Il sorpasso inglese arriva ancora dai piedi di Farrell che si ripete dieci minuti dopo. L’Italia ha la possibilità del sorpasso, ma Botes sbaglia dalla piazzola per due volte (69′ e 73′) e il match si chiude 15 -19 a favore degli anglosassoni, oggi davvero poco brillanti, ma tanto fortunati.
«Abbiamo preso otto punti in dieci minuti – ha commentato il tecnico Brunel -. Dobbiamo ancora crescere per riuscire a gestire al meglio partite di questa intensità dove il punteggio è molto stretto. bisognerà lavorare di più sui calci, perché è proprio lì che abbiamo perso punti preziosi».
«Avremmo dovuto essere più precisi in difesa – ha commentato capitan Parisse- dispiace perdere una partita in questo modo, con soli 4 punti di scarto. Dobbiamo imparare a gestire partite di questo calibro,anche perché ne abbiamo tutte le capacità. Lavoreremo di più, si va avanti».
(M.Gal)