Maltempo: balle di foraggio dall’alto per salvare i cavalli

12 febbraio 2012 | 14:45
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Maltempo: balle di foraggio dall’alto per salvare i cavalli

L’Aquila, 12 feb 2012 – Oltre cento cavalli da salvare dalla fame. Questa la missione del Corpo forestale dello Stato dell’Aquila, che insieme ai volontari del Soccorso alpino e speleologico questa mattina hanno portato scorte di foraggio a due mandrie in alta quota.

Gli animali erano isolati nella vallata di Fossa Spedino, su Monte Ocre, a circa duemila metri di altitudine, senza cibo da diversi giorni. Impossibile raggiungerli per i proprietari, a causa delle bufere e delle abbondanti nevicate. Mentre per gli animali è stato difficile spostarsi e andare a cercare cibo altrove per la neve alta. 

Con un elicottero la Forestale ha prelevato balle di foraggio e fieno da un’azienda agricola di Bagno (la vallata insiste nel territorio compreso tra Bagno, Roio e Lucoli) tramite un "gancio baricentrico", che aggancia le balle per poi lasciarle andare una volta sul posto.

In questo modo i cavalli avranno foraggio a disposizione per qualche giorno.

Gli allevatori, però, potrebbero essere accusati di reato colposo di maltrattamento di animali. L’incriminazione si prospetterebbe per "imprudenza", in quanto si presume che fossero a conoscenza delle perturbazioni in arrivo tramite il bollettino meteo della Protezione civile e la stampa e non hanno fatto nulla per organizzare un ricovero alternativo per gli animali, lasciandoli allo stato brado. I proprietari dei cavalli avrebbero insomma dovuto premunirsi. Spesso gli allevatori decidono di lasciare le mandrie allo stato brado anche d’inverno per risparmiare sui costi di gestione degli animali nelle stalle. Mantenerli dentro comporta maggiori spese. Così facendo gli allevatori hanno distolto parte delle forze in campo che sarebbero servite per affrontare le emergenze della popolazione.

Ancora tanti gli animali in difficoltà in alta montagna. Gli uomini della Forestale nei 10 giorni di maltempo sono intervenuti per l’assistenza alla popolazioe, trasportando dializzati o pazienti in chemioterapia negli ospedali, soprattutto a Terranova, Pizzoli, Aragno e altri paesi e frazioni rimasti isolati per la neve.

Solo in queste ultime ore di temporanea tranquillità e migliore circolazione stradale possono dedicarsi interamente agli animali.

M.Gianf.

CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO OPERATIVO IN TUTTE LE REGIONI COLPITE – Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico lavora incessantemente da giorni per dare un efficace ed insostituibile aiuto alla popolazione delle Marche. Alcuni interventi infatti possono essere eseguiti solo da tecnici specificamente preparati ad operare in ambiente ostile innevato. Molte ormai sono le famiglie raggiunte a tutte le ore del giorno e della notte, isolate da giorni e che necessitano di viveri, medicinali, interventi medicalizzati o addirittura l’evacuazione per rischio di crollo dei tetti dal troppo peso della neve. Nella tarda serata di ieri una squadra del Soccorso Alpino è riuscita a raggiungere nella vicinanza di San Marino di Urbino una giovane donna che stava partorendo. I tecnici CNSAS con gli sci ai piedi hanno proseguito verso l’abitazione dopo un enorme lavoro di sgombero neve da parte dei Vigili del Fuoco. Con loro anche l’assessore provinciale Tarcisio Porto. Poco dopo sul luogo sono riusciti ad arrivare anche un medico ed un’ostetrica. Oltre ai volontari della Stazione di Pesaro, nei giorni scorsi hanno operato anche tecnici provenienti da Veneto (al lavoro a Monte Grimano, Pergola e Borgo Pace), Piemonte (Urbino Montelabate), Lazio (Urbino e Sant’Angelo in Vado) e Toscana (Cagli). In Molise nella mattinata di oggi i tecnici CNSAS hanno operato nel Parco nazionale Lazio_Abruzzo-Molise con un quad cingolato, per foraggiare un branco di cervi di circa duecento esemplari, scesi fino alla periferia del paese di Pizzone (IS). Altre squadre sono impegnate nella rimozione di ghiaccio e neve dagli edifici e nello sgombero delle vie di comunicazione, in collaborazione con i Vigili del Fuoco. A Roccamandolfi (IS) al lavoro un’unità cinofila con diversi uomini della V Delegazione Bresciana, in un’area che presenta un elevato rischio di distacco di slavine. Nel Lazio, in particolare nella provincia di Frosinone, le squadre hanno portato del cloro a una postazione dell’ACEA, l’azienda che gestisce l’acquedotto e la fornitura di energia elettrica, nel territorio di Campoli Appennino, per consentire le operazioni di potabilizzazione dell’acqua. A Cervaro hanno portato cibo agli animali in quota, a bordo di un elicottero della Forestale; un intervento simile in Abruzzo, grazie ai tecnici della stazione dell’Aquila. In Emilia Romagna le aree più critiche restano quelle dell’Alta Valmarecchia  (RN) dove le stazioni locali sono attivate in supporto della popolazione, e l’Appennino romagnolo, dove il trasporto dei malati avviene in collaborazione con il 118. A Galeata (FC) intervento a un infortunato in un’azienda agricola isolata dalla neve; il recupero è avvenuto tramite barella portantina per il tratto non percorribile ai mezzi, hanno poi consegnato l’uomo ai militari. Nell’Appennino bolognese segnaliamo il servizio di assistenza agli anziani in case isolate. Domattina da Belluno partiranno altri soccorritori diretti nei territori della provincia di Pesaro-Urbino. Il CNSAS ribadisce che in questi giorni, nelle aree colpite dall’emergenza maltempo, è sconsigliato ogni tipo di pratica sportiva o escursionistica fuoripista.