
L’Aquila, 12 feb 2012 – C’era un giovane con gli indumenti sporchi, forse di sangue, non lontano dalla scena dello stupro quando il gestore della discoteca ha trovato la ragazza a terra, durante il solito giro di controllo intorno al locale al momento della chiusura. Lo ha detto lo stesso uomo, Luigi Marronaro, dopo essere stato ascoltato dai carabinieri. Marronaro ha affermato che vista la giovane a terra, insanguinata tra la neve, seminuda con una temperatura di parecchi gradi sotto lo zero, ha chiamato 118, carabinieri ed il buttafuori della discoteca affinché lo aiutasse. «Sembrava morta. Mi sono preso un grande spavento – ha detto -. Abbiamo cercato di rianimarla senza riuscirci e poi di ‘beccare’ il responsabile subito». Marronaro, secondo il suo racconto, rimane vicino alla ragazza; il buttafuori gira intorno al locale, notando il giovane con gli abiti macchiati: "di sangue", ha detto poi Marronaro. Lo ha avvicinato, gli ha chiesto cosa facesse lì e lo ha invitato ad aspettare l’arrivo dei carabinieri che, successivamente, ha seguito in caserma per essere ascoltato. «Era vestito normalmente ma ci ha detto di essere un militare di fuori, in servizio all’Aquila. Ha aggiunto che la mattina dopo sarebbe dovuto andare al lavoro". "Forse è successo nel parcheggio. Sarà lei stessa a dirlo quando starà meglio. Quanto è accaduto ci ha scioccato tutti – ha aggiunto – ma chiaramente quanto avviene fuori dal locale non dipende da noi. Era un’apertura normale. Ci saranno state meno di cento persone».
GIOVANE RESPINGE ACCUSE – Avrebbe negato lo stupro, parlando ai Carabinieri di un rapporto sessuale consenziente, il giovane trovato da gestore e buttafuori del locale di Pizzoli, nella zona dove era – svenuta, seminuda e con evidenti ferite – la ragazza 20enne ora ricoverata nell’ospedale dell’Aquila. Nei suoi confronti non sono stati finora adottati provvedimenti. La sua versione, si apprende negli ambienti investigativi, dovrà essere confrontata con quanto dice la vittima e con gli esami tecnico scientifici. Intanto, si è appreso che la giovane è originaria di Tivoli (Roma) ma abita all’Aquila, dove frequenta l’università. Le sue condizioni di salute e lo stato di choc non hanno permesso ai carabinieri di ascoltarla. In tal senso, si attende il via libera dei medici. Secondo quanto trapelato, la vicenda presenta aspetti ancora da chiarire, per questo nel corso della giornata da parte degli investigatori ha prevalso la cautela. Almeno una quindicina le persone, tra cui gestore del locale, barista, buttafuori e giovani clienti, sentite finora dai carabinieri.
GIOVANNI LOLLI, INDIVDUARE SUBITO COLPEVOLI – «L’atroce stupro avvenuto questa notte a Pizzoli lascia sgomenti e pieni di rabbia. La gravità di un gesto del genere si innesta in una situazione sociale ed umana già profondamente segnata dal dolore del terremoto. La vigilanza deve essere massima. L’eliminazione di ogni sopraffazione e di ogni violenza di genere devono sempre e, tanto più in territori come questo, essere un modello di riferimento. Una popolazione così ferita e disorientata ha bisogno di più comunità, solidarietà, e rispetto. Per questo il pensiero va a questa giovane donna colpita da una crudeltà inaudita e tutto il mio sostegno va alle forze dell’ordine affinché individuino al più presto gli autori di un gesto così efferato. Penso che nella mia comunità dobbiamo tutti operare affinché il rifiuto di ogni violenza e sopraffazione siano sempre di più strumenti per rialzarsi insieme».