Anversa degli Abruzzi: una serie di valanghe minaccia la Provinciale 479

13 febbraio 2012 | 18:22
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Anversa degli Abruzzi: una serie di valanghe minaccia la Provinciale 479

L’Aquila, 13 feb 2012 – La strada provinciale 479 nel tratto Anversa degli Abruzzi-Villalago «è minacciata da una serie di valanghe». E’ quanto emerge dai rilievi tecnici condotti nei giorni scorsi dal Corpo forestale dello Stato su richiesta della prefettura del capoluogo abruzzese.

I rilievi – necessari a fornire i dati utili alla valutazione della stabilità del manto nevoso presente lungo le pendici che incombono sulla strada – hanno riguardato la «prova penetrometrica» e il «profilo stratigrafico». Effettuata anche la prova del «blocco di scorrimento», uno dei sistemi per valutare il grado di resistenza al distacco del manto nevoso sul pendio critico. «Dalle prove in questione – spiega la Forestale – è emerso che lo spessore del manto nevoso è di 115 centimetri, costituito da neve precipitata in tempi diversi con differenti gradi di assestamento. I rilievi hanno confermato un consistente grado di rischio di distacco di masse nevose che trovano un piano di scorrimento lungo la superficie di contatto con il manto preesistente, maggiormente consolidato».

Il personale Meteomont della Forestale ha stimato «con relativo grado di approssimazione che la massa nevosa che sarà interessata nei singoli distacchi possa variare da un minimo di 3.000 metri cubi a un massimo di10.000 metri cubi per ogni singolo sito: nella valutazione massima si è ipotizzato un’altezza di flusso di 80 centimetri per una larghezza di distacco a monte pari 60 metri per una lunghezza di scorrimento di 200metri. Tali quantità possono aumentare sia per un eventuale maggiore spessore di neve, sia per una maggiore dimensione dell’area interessata».

Sulla base dei dati in possesso la Forestale ha proposto «un intervento risolutivo ritenendo opportuno procedere alla bonifica dei siti pericolosi mediante il distacco artificiale delle masse nevose attraverso un innovativo sistema chiamato ‘Daisy Bell’. La tecnica, sperimentata con successo in Europa, risulta particolarmente efficace prima che il manto nevoso si consolidi naturalmente e si basa sul posizionamento, in punti strategici, ed il successivo brillamento di appositi contenitori contenenti miscele gassose».