Alta valle dell’Aterno: l’odissea dei pendolari Arpa

14 febbraio 2012 | 12:20
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Alta valle dell’Aterno: l’odissea dei pendolari Arpa

L’Aquila, 14 feb 2012 – Andare e tornare dall’Aquila verso l’Alta Valle dell’Aterno (Cagnano e Motereale, in special modo) è diventata, per gli utenti dell’Arpa una sorta di odissea. Circa tre mesi fa sono stati soppressi alcuni autobus che percorrevano la tratta Cabbia-L’Aquila. Segnatamente, quelli in partenza dal capoluogo verso il centro dell’Alto Aquilano delle 11.40 e delle 14.10 e quelli che raggiungevano la città da Cabbia delle 7 e delle 13. Queste ultime due corse sono state sostituite dalla linea Marana-Cesaproba. Per quanto riguarda quelle in partenza dall’Aquila, la linea delle 11.40 è stata rimpiazzata con quella di Termine di Cagnano, mentre il problema più grave si è creato proprio con la corsa delle 14.10.

Il dramma degli utenti di questa linea, da 3 mesi a questa parte, può essere sintetizzato in tal modo: il bus parte dall’Aquila, arriva al Pantano della frazione di Cagnano, Fossatillo, dove c’è il cambio dell’autista. Il mezzo poi risale a Cabbia e successivamente raggiunge Termine di Cagnano, intorno alle 15.30-15.40.

«In altri termini, per arrivare a Cabbia si portano circa 10/15 minuti di ritardo dovuti al cambio dell’autista al Pantano di Fossatillo. Gli utenti di Termine di Cagnano – ci scrivono – portano addirittura un ritardo di mezzora abbondante. In pratica, per percorrere l’intera tratta dall’Aquila, 22 km circa, occorre un’ora e mezzo. Tanti genitori, non a caso, scendono con la propria auto al Pantano a prendere i figli  per non farli pranzare a un ora indecente. Dopo le rimostranze rivolte  a un responsabile del movimento dell’Arpa dell’Aquila, la “grande soluzione” paventata era che  gli utenti delle località di Sala, Collicello, Fiugni e Cabbia, in partenza dall’aquila alle 14:10, avrebbero dovuto prendere l’autobus di Amatrice  per poi scendere a Marana e usare la coincidenza in direzione Pellescritta-Cesaproba,  con proseguimento verso Cabbia-Fiugni – Collicello-Sala e S.Cosimo, togliendo quindi la mezzora di ritardo agli utenti di Termine di Cagnano per caricarla su quelli che si recano a Cabbia. In poche parole, il problema rimaneva e veniva unicamente spostato da una parte all’altra».

Tre incontri sono stati fatti anche con il Sindaco di Cagnano, che ha inoltrato alla direzione dell’Arpa le richieste dei pendolari: ripristinare la linea di Cabbia  facendola partire  alle 13: 10 anziché alle 14:10 per agevolare gli studenti di Cagnano che, da sempre, uscendo prima da scuola, prendono il mezzo per Capitignano  dovendo però scendere a San Giovanni e farsi venire a prendere dai genitori con le proprie auto; relativamente alla proposta paventata dal responsabile del movimento dell’Arpa dell’Aquila, effettuare il  giro inverso, e più logico, vale a dire coincidenza a San Giovanni anziché a Marana con  direzione  S. Cosimo – Sala – Collicello – Fiugni – Cabbia – Cesaproba – Pellescritta (cioè andare prima ai paesi più vicini fino a quelli più lontani geograficamente). In alternativa, era stato chiesto di allungare la corsa che dall’Aquila va a Pizzoli fino a Cabbia, facendo coincidenza con la linea di Termine di Cagnano;

«A distanza di 3 mesi non è comunque successo nulla e nessuna risposta è stata data. I sottoscritti pertanto tornano a chiedere con forza che vengano adottate dall’Arpa le soluzioni richieste, ritenendo ormai intollerabile il trattamento che stanno ricevendo e non essendo più intenzionati a sopportare i disagi che vivono da tre mesi. Continuano a dirci che i nostri paesi, che sono più distanti, hanno minori utenti, ma le tasse che dobbiamo pagare sono uguali a quelle degli altri centri a noi vicini, che hanno ben altro trattamento».