Cialente: «Con me o contro di me. Niente apparentamenti al ballottaggio»

14 febbraio 2012 | 21:48
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Cialente: «Con me o contro di me. Niente apparentamenti al ballottaggio»

L’Aquila, 14 feb 2012 – O con me o contro di me. Il sindaco Cialente lancia un ultimatum ai partiti indecisi e all’IdV in particolare: «Bisogna essere trasparenti nei confronti dei cittadini. Non si fanno le campagne elettorali contro e poi magari ci si apparenta. Ci vuole rispetto nei confronti della gente. Se ci si divide facendo campagne elettorali gli uni contro gli altri, al secondo turno non saranno consentiti apparentamenti».

Il sindaco Massimo Cialente ha ribadito quanto comunicato ai partiti della sua maggioranza in occasione della riunione di lunedì sera. Il messaggio è chiaro e diretto soprattutto all’Idv che ha confermato la sua rottura in occasione del vertice e agli indecisi che non hanno ancora deciso da che parte stare.

L’Api invece in occasione della riunione avrebbe voltato definitivamente le spalle al terzo polo per sostenere il sindaco Massimo Cialente. Il sindaco Cialente non ha chiesto la testa degli assessori, ma ha preteso coerenza. 

Non si scompone  neanche il segretario dell’IdV, Lelio De Santis: «L’incontro io gliel’ho chiesto un anno fa nell’unica riunione di centro sinistra che il sindaco tenne quando si dimise. Gli chiesi quale fosse il perimetro della coalizione. Dopo allora però non ci fu alcun segnale; nessun passo  verso una maggiore collegialità. Io non ce l’ho con Cialente – ha continuato De Santis –  Noi siamo corretti e coerenti. Abbiamo visto che non è cambiato nulla e non pensiamo a contrattare alcunché. Dunque Cialente non abbia il  timore degli apparentamenti. A noi non interessa cercare intese con lui. Eppoi, chi ha detto che non ci andiamo noi al ballottaggio? Il problema del ballottaggio riguarderà tutti anche il Pd o chi vincerà le primarie. Non ci interessa mercanteggiare. Allo stato noi non vediamo nulla se non un percorso chiaro e trasparente». E la questione assessore? «Pezzopane non è più iscritto al partito da un annetto. Se posso suggerirgli qualcosa è il caso che si dimetta. Finora  il sindaco però non gli ha ritirato la delega forse perché voleva condizionare la nostra scelta». De Santis ha sottolineato che queste riunioni dell’ultimo minuto «non hanno un  senso». A.Cal.