Mascitelli (Idv): «Polemica con Pd e Pdl, soli contro la tassa sulle disgrazie»

14 febbraio 2012 | 18:31
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Mascitelli (Idv): «Polemica con Pd e Pdl, soli contro la tassa sulle disgrazie»

L’Aquila, 14 feb 2012 – «Tutti, a parole, dicono di essere contrari a quella che è stata ribattezzata come la tassa sulle disgrazie, ossia l’obbligo per le regioni di far fronte alle calamità naturali e agli eventi eccezionali attraverso l’aumento di accise e addizionali regionali, e poi, alla prova dei fatti, si tirano indietro». Lo ha dichiarato il senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’Idv Abruzzo, capogruppo in commissione Bilancio, a termine dei lavori di oggi delle commissioni riunite I e V chiamate a votare il provvedimento del Decreto Milleproroghe in Senato.
«Sia dai Comuni che dalle associazioni di categoria – ha spiegato il senatore – stanno arrivando allarmi preoccupanti sui danni ingenti subiti dalla nostra regione in seguito agli eventi eccezionali del maltempo. Questa del provvedimento in esame, era una occasione giusta per far chiarezza sulle competenze e sulle potenziali disponibilità delle risorse da poter impiegare in eventi eccezionali. Per questo avevo presentato, nelle commissioni riunite, come primo firmatario, l’emendamento 27.12, che prorogava gli effetti della legge 225, che pone in capo al Ministero dell’Economia il reperimento delle risorse da stanziare per emergenze nazionali come quella dell’ondata di maltempo che ha devastato l’Abruzzo e altre regioni del centro-sud; purtroppo l’emendamento, a causa del parere negativo del Governo, ha avuto il voto contrario del Pd e Pdl, compresi i senatori abruzzesi. Non mi si venga a dire che mancava la copertura finanziaria perché hanno approvato emendamenti in cui sono stati dirottati milioni di euro per ragioni certamente meno urgenti e necessarie e soprattutto meno nobili, su cui è bene stendere un velo pietoso».

«Ora avremo due scenari – aggiunge Mascitelli –  il primo, aspettare l’intervento dell’Europa con il Fondo di Solidarietà, con il rischio di tempi lunghi e di esiti incerti, come nel caso della Zona Franca per L’Aquila. Il secondo: che il Governo nazionale, sulla base delle generiche assicurazioni fatte, intervenga con risorse proprie, ma questo implica una autorizzazione legislativa a monte, che, per ora, non esiste, visto che è vigente a tutti gli effetti, la norma sulla tassazione delle regioni, inserita nella precedente manovra economica del 2010.  E’ inutile che le associazioni di categoria della nostra regione facciano appelli quotidiani sulla coesione di azione dei parlamentari abruzzesi e sul loro ingresso nel Patto per lo Sviluppo, quando poi si continua a ragionare e a dividersi tra chi deve assecondare in tutto e per tutto le scelte del Governo, e chi cerca di difendere una causa giusta, visto che la tassa sulle disgrazie è stata definita da tutti una vergogna. Noi, al contrario, non abbiamo esitato un attimo, nell’interesse dei nostri territori,  ad apporre la nostra firma e a votare gli emendamenti del Pd e del Pdl, che differivano di tre anni la riorganizzazione della distribuzione degli uffici giudiziari nella provincia dell’Aquila e di Chieti. La risoluzione della questione dei tribunali minori è una giusta causa che va difesa e sostenuta indipendentemente da chi la propone per primo. E’ nella prova dei fatti  e non nelle parole la differenza».