Rischio valanghe: interventi dei Vigili del Fuoco in Abruzzo e Molise

14 febbraio 2012 | 19:27
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Rischio valanghe: interventi dei Vigili del Fuoco in Abruzzo e Molise

Trento, 14 feb 2012 – Si è concluso attorno a mezzogiorno l’intervento di distacco controllato di valanghe in Abruzzo, sopra gli abitati di Scanno e Anversa degli Abruzzi, nell’Alta Valle del Sagittario, ai confini del Parco nazionale d’Abruzzo. Utilizzando la campana Daisybell, agganciata sotto un elicottero Dauphin del Nucleo Elicotteri dei Vigili del fuoco di Trento, sono stati provocati numerosi distacchi di neve. Ben 40 sono state le esplosioni comandate dai nivologi trentini a bordo dell’elicottero e che hanno provocato la discesa a valle di valanghe che hanno ostruito in alcuni punti la strada regionale 479 che collega i due paesi, distanti tra loro una quindicina di chilometri. In tal modo si è potuta mettere in sicurezza la strada, che tornerà transitabile non appena si sarà proceduto a ripulirla dagli accumuli di neve.

Dopo aver operato in Abruzzo, l’elicottero trentino si appresta ad effettuare lo stesso intervento in Molise. La campana Daisybell, caricata su un furgone, raggiungerà  in serata Campitello Matese, località sciistica ai piedi del Monte Miletto, in provincia di Campobasso. Nelle prime ore della mattinata di domani verrà effettuato un sopralluogo per individuare dall’alto dove intervenire con nuove esplosioni sopra gli accumuli di neve più a rischio di distacco.

Le squadre trentine stanno proseguendo gli interventi anche nella zona della Val Marecchia – entroterra riminese – dove in alcuni punti le precipitazioni totali delle due ondate di maltempo hanno raggiunto i quattro metri di neve. A Maiolo si è ultimato lo sgombro della neve dai tetti e la messa in sicurezza sia dell’edificio comunale che di una scuola; a Sant’Agata Feltria é stata rimossa la neve dalle strade e il centro storico è stato messo in sicurezza sul fronte delle candele di ghiaccio; a Pennabili – una zona particolarmente colpita dalle precipitazioni nevose – si lavora ancora per ripristinare la viabilità almeno nelle vie del centro e domani ci si concentrerà sulle candele di ghiaccio che pendono dai cornicioni, in alcuni punti pesanti parecchi chili; a Verucchio si è intervenuti su tre scuole per togliere la neve e liberare gli accessi; a Pietracuta si sta lavorando su un asilo, su una scuola elementare e per sgombrare dalla neve le vie di accesso. Nella zona di Forlì le temperature in queste ore si sono alzate leggermente, anche se la notte scendono sotto lo zero, i nove cantieri avviati dalla Protezione civile trentina dovrebbero chiudersi entro giovedì. Le squadre stanno lavorando per mettere in sicurezza le gronde degli edifici pubblici, delle scuole, degli asili e degli ospedali, nonchè per liberare le strade, nei centri di: Mercato Saraceno, Cesena, Forlì, Modigliana, Borghi, Bagni di Romagna, Sarsina, Longiano, Roncofreddo.

L’IMPEGNO DEL CNSAS – Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico operativo in tutte le regioni coinvolte dal maltempo. Superata la fase di emergenza, con la messa in sicurezza di persone e animali e il ripristino dei servizi primari per le regioni del Centro Italia colpite dal maltempo, adesso il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) si sta occupando della gestione del rischio valanghe.

In Abruzzo e Molise sono in corso le operazioni di disgaggio per la rimozione delle masse nevose instabili, tramite un’apparecchiatura del tipo "Daisy Bell". E’ un dispositivo che consiste in una sorta di campana, assicurata all’elicottero con corda di una quindicina di metri, al cui interno viene incendiato del gas propano. L’onda d’urto provocata va a sollecitare il pendio da cui è necessario staccare la neve. L’elicottero impiegato è un Ecureil AS 350 BB, fornito dalla Provincia autonoma di Trento, e si avvale del supporto logistico a terra, costituito da un automezzo per il rifornimento del gas di alimentazione. A bordo c’è il consigliere nazionale Adriano Favre, referente tecnico del Cnsas presso il Comitato Operativo per l’emergenza del Dipartimento di Protezione civile, responsabile delle attività di raccordo tra gli equipaggi e le Commissioni valanghe locali, preposte alla valutazione preventiva dei siti d’intervento.

L’area interessata dalla bonifica nella giornata di oggi, martedì 14 febbraio, è stata quella di Anversa degli Abruzzi (AQ). Le esplosioni controllate e direzionali, 35 in tutto, hanno prodotto una forte sollecitazione sul manto nevoso e fatto scivolare a valle gli strati superficiali dai pendii che sovrastano la Strada Regionale n. 479, che collega Anversa a Scanno, passando per le Gole del Sagittario. All’operazione "Daisy Bell" hanno partecipato Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia Forestale, Protezione civile, Vigili del fuoco e i tecnici della Provincia di Trento. Il lavoro ha permesso di riscontrare una sostanziale stabilità del manto nevoso perché non ci sono stati distacchi rilevanti.

Saranno le autorità locali a decidere la riapertura della strada, chiusa dal prefetto nei giorni scorsi. Intanto proseguono le attività di supporto alla popolazione isolata e alle aziende agricole in difficoltà: nelle Marche il personale medico del Cnsas garantisce l’assistenza alle persone anziane che necessitano di cure, viveri e medicinali, perché in molti casi è difficile convincerle ad abbandonare le loro case. Un altro compito importante, svolto in particolare in provincia di Pesaro – Urbino, consiste nello sgombero dei tetti, anche su edifici storici (a Urbino Palazzo Ducale e la sede dell’Università, a Sant’Angelo in Vado la cattedrale), eseguito in sicurezza attraverso l’utilizzo di imbraghi e corde, e nel ripristino della viabilità, con gatto delle nevi fornito dalla Comunità montana Centro Cadore. Altri interventi a Mercatello sul Metauro e a Borgo Pace. In Molise le attività riprenderanno domani. In Val Marecchia, Appennino romagnolo, una settantina di operatori dei Servizi regionali di Emilia Romagna e Piemonte hanno svolto verifiche di stabilità su grandi accumuli nevosi, in collaborazione con il SoccorsoAlpino della Guardia di Finanza, che ha messo a disposizione un elicottero, e gli uffici tecnici della Provincia di Rimini. I Servizi regionali Cnsas di Lazio, Marche, Abruzzo e Molise in questi giorni hanno saputo fronteggiare una situazione di emergenza eccezionale con il massimo dispiegamento di squadre, supportati dai tecnici provenienti da Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia – Romagna, Toscana e Umbria, grazie a un coordinamento logistico interno che si è dimostrato efficiente e alla collaborazione con tutte le forze in causa.