Stupro Pizzoli: madre avrebbe sporto denuncia

L’Aquila, 14 feb 2012 – Ci sarebbe una svolta nella vicenda del presunto stupro ai danni della giovane studentessa, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, fuori della discoteca Guerinca di Pizzoli.
La madre della 20enne, originaria di Tivoli, ma studentessa all’Aquila, avrebbe presentato ieri una denuncia sulla violenza subita dalla figlia, trovata svenuta seminuda fuori dal locale, in mezzo alla neve e con molto sangue intorno per le gravi ferite riportate. La circostanza è emersa da ambienti vicini alla famiglia. La denuncia attiverebbe i primi provvedimenti giudiziari finora non adottati perché Procura e Carabinieri hanno scelto la via della cautela, attendendo i risultati degli esami tecnico-scientifici e soprattutto la testimonianza della giovane che finora però, ancora in stato di choc nel reparto di ginecologia dell’ospedale dell’Aquila, non è stata in grado di rispondere alle domande degli investigatori.
Tra i sospettati c’é il giovane militare, originario della provincia di Avellino, di stanza all’Aquila, nel 33/o Reggimento Artiglieria Acqui, che è stato individuato non poco lontano da dove è stata trovata la giovane mentre, con altri due commilitoni e una ragazza, stava lasciando il locale. Il giovane, che aveva la camicia sporca di sangue, unitamente ai suoi colleghi, è stato ascoltato a lungo nella caserma dei Carabinieri nella giornata di domenica, per poi essere rilasciato. Vista la situazione i tre sono tornati regolarmente in servizio in caserma dove anche oggi stanno svolgendo la normale attività. Intanto la giovane studentessa ha trascorso un’altra notte tranquilla: il decorso post-operatorio per le numerose suture prosegue, secondo fonti ospedaliere, in maniera ottimale.
LE INVESTIGAZIONI SCIENTIFICHE: UN CAPELLO DELLA RAGAZZA NELL’AUTO DEL PROBABILE AGGRESSORE – Con gli strumenti di laboratorio, gli inquirenti che stanno lavorando insieme ai colleghi della Compagnia, hanno rinvenuto un capello della giovane vittima nell’auto, molto probabilmente utilizzata dall’aggressore per consumare il rapporto sessuale terminato in maniera drammatica per la giovane ragazza, lasciata nel parcheggio della discoteca, in mezzo alla neve. Questo riferisce "Il Messaggero" a proposito degli sviluppi dell’indagine.
Sempre i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche dell’Aquila hanno prelevato all’interno della discoteca alcuni mozziconi di sigaretta, dei bicchieri e delle cannucce, utilizzati dalla giovane e dal terzetto di militari. Sequestrato anche il giubbetto dell’indagato, lasciato inspiegabilmente all’interno della discoteca, quando è uscito fuori con la studentessa per appartarsi prima all’interno della macchina, poi all’esterno del locale da ballo. Reperti che sono stati inviati nei laboratori specializzati del Ris di Roma per essere confrontati con le tracce ematiche rinvenute sul corpo della giovane vittima. Ieri invece i militari hanno cominciato a visionare i filmati delle telecamere esterne della discoteca a caccia di particolari utili per il proseguo della delicata indagine.
QUESTORE CHIUDE DISCOTECA DIECI GIORNI – Il questore dell’Aquila, Stefano Cecere, ha disposto la chiusura per dieci giorni della discoteca "Guernica" di Pizzoli (L’Aquila), fuori dalla quale sabato notte intorno alle 4 è avvenuto il presunto stupro di una giovane di vent’anni. Una vicenda delicata sulla quale è in corso un’indagine serrata da parte dei carabinieri. Il provvedimento è stata adottata in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), che prevede la possibilità di sospendere la licenza ai locali in cui si siano verificati disordini, costituiscano un pericolo per l’ordine, la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.
COMITATO DONNE CIRCOLO PRC ALFONSINA CASAMOBILE: «SGOMENTO E RAMMARICO» – «Con sgomento, rammarico e rabbia abbiamo appreso quanto accaduto alla studentessa». A sottolinearlo, attraverso una nota, è il comitato donne circolo PRC "Alfonsina Casamobile". «Tutto ciò, oltre che essere sintomo della gravissima situazione sociale e relazionale in cui è sprofondata la nostra città dopo il sisma – prosegue la nota – mette ancora una volta in risalto quanto la problematica attinente alla questione della differenza di genere sia un punto dolente nella nostra cultura. Tante, troppe sono le donne che quotidianamente subiscono violenza e maltrattamenti. Quest’ennesimo, efferato episodio deve segnare un punto di svolta e di evoluzione nella considerazione della donna, il cui corpo è sempre più trasformato in merce. Esprimiamo la nostra solidarietà all’ennesima vittima della violenza maschile».