
Pescara, 15 feb 2012 – «Ben altri processi di beatificazione ci sono stati». L’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco replica così alle parole del procuratore Nicola Trifuoggi che oggi, nel corso dell’udienza su presunte tangenti nel mondo della sanità abruzzese ha affermato «Non ci faremo intimidire dal processo di beatificazione dell’imputato».
L’ex presidente della Regione Abruzzo ha affermato: «per quattro anni sono stato oggetto di una campagna di stampa tesa ad accertare la mia presunta colpevolezza. Per quattro anni non sono mai stato citato dall’Unita’ e tutti conoscono le mie vicende con l’onorevole Violante».
EX PATRON VILLA PINI CONFERMA ACCUSE – La testimonianza dell’ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini al centro oggi di una nuova udienza del processo relativo all’inchiesta "Sanitopoli", su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che il 14 luglio 2008 ha portato in carcere l’allora presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, assessori della sua giunta, consiglieri regionali e manager.
Angelini, definito il «grande accusatore», figura nell’inchiesta sia come imputato che come parte civile. Nel corso della sua deposizione, a cui ha assistito lo stesso Del Turco, Angelini ha parlato dei suoi rapporti con l’ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga e con il deputato del Pdl, Sabatino Aracu. Riguardo a quest’ultimo, l’imprenditore ha riferito di avergli consegnato «scarso un milione di euro» e che le dazioni iniziarono nel 2004. Ha anche raccontato di un incontro avuto con il parlamentare e con l’ex presidente della Fira, Giancarlo Masciarelli in Sardegna, a Porto Cervo. In quella occasione, Aracu e Masciarelli gli avrebbero detto sostanzialmente che «loro erano potenti e lui doveva dare i soldi». Angelini ha poi parlato di regali e dazioni di danaro a Del Turco. Durante il controesame, caratterizzato da momenti di tensione e vari scambi di battute, riferendosi proprio all’ex governatore, l’imprenditore lo ha definito un «bugiardo patologico», aggiungendo che la sua bancarotta «nasce da quello che Del Turco mi ha fatto». In aula si è affrontato poi l’argomento relativo alle commissioni ispettive ed anche in questo caso Angelini ha raccontato di come l’ex presidente della Regione abbia cercato in tutti i modi di danneggiarlo. Il controesame riprenderà nella prossima udienza.
Al centro di quella odierna, anche un botta e risposta tra il procuratore Nicola Trifuoggi e Del Turco. «Non ci faremo intimidire da un altro processo, quello di beatificazione dell’imputato», ha esordito Trifuoggi, riferendosi ad alcuni articoli comparsi recentemente sulla stampa e riguardanti tale vicenda giudiziaria. Pronta la replica di Del Turco, il quale ha sottolineato che «ben altri processi di beatificazione ci sono stati», aggiungendo di essere stato oggetto «per quattro anni di una campagna di stampa tesa ad accertare la mia presunta colpevolezza».
Dopo Angelini, nel pomeriggio, è stato ascoltato in aula come testimone il sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma. Cordoma è stato sentito nella sua veste di medico ed in particolare nel ruolo, ricoperto nel 2005 di componente della commissione ispettiva che doveva occuparsi della congruità dei ricoveri.