L’Aquila, ricostruzione: tempistica fondi e sicurezza, allarme ingegneri italiani

16 febbraio 2012 | 14:35
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L’Aquila, ricostruzione: tempistica fondi e sicurezza, allarme ingegneri italiani

L’Aquila, 16 feb 2012 – Gli ingegneri italiani lanciano l’allarme per la mancanza di certezza sui tempi di finanziamenti, la ridotta sicurezza antisismica delle costruzioni ed il rischio di comportamenti non etici nella rinascita dell’Abruzzo colpito dal sisma. Con un documento, sottoscritto dal Centro Nazionale di Studi Urbanistici (CeNSU) e dal loro consiglio nazionale, gli ingegneri puntano il dito contro l’eccessiva burocratizzazione dei Piani di Ricostruzione post terremoto in Abruzzo e quella che definiscono «l’ingerenza delle Università nella fase di progettazione».

Per gli ingegneri occorre individuare le priorità, distinguendo la situazione dell’Aquila, capoluogo regionale e città di grande rilevanza storica, rispetto ai piccoli centri rurali, nuclei e case sparse e coinvolgere, sin dalla fase di progettazione, le professionalità locali che costituiscono il naturale tramite tra la società civile e le strutture tecniche di coordinamento. «Per quanto riguarda la certezza dei tempi e dei finanziamenti – dicono – diventa indispensabile definire, immobile per immobile, l’entità del finanziamento pubblico e l’impegno integrativo del proprietario sulla base di un progetto edilizio, seppur di massima. Come è avvenuto in Friuli, l’anticipo dell’erogazione del contributo pubblico e le agevolazioni fiscali, come ad esempio l’esenzione IVA, sono stati fondamentali per l’avvio dei cantieri. E’ altrettanto importante saper valutare le proporzioni del mix pubblico-privato che si sta componendo e che va programmato con precisione».