
L’Aquila, 16 feb 2012 – Una pratica sessuale estrema, anche con l’ipotesi della donna non consenziente, attuata con particolare violenza da uno o più uomini, quindi caso di gruppo. E’ questa una delle piste a cui starebbero lavorando inquirenti e investigatori impegnati dalla notte tra sabato e domenica scorsa ad indagare sul presunto stupro ai danni della giovane studentessa laziale trovata fuori della discoteca Guernica di Pizzoli, svenuta, seminuda in mezzo alla neve e in un pozza di sangue per le gravi ferite nelle zone genitali.
Proprio le gravissime ferite riportate nelle parti esterne e interne, soprattutto queste ultime, avrebbero portato gli investigatori a pensare ad una situazione del genere che sarebbe al vaglio degli inquirenti insieme a un’altra serie di ipotesi. In relazione a questo, secondo quanto si è appreso, i carabinieri starebbero ancora cercando un oggetto che potrebbe essere servito alla violenza o alla pratica sessuale estrema. Sempre stando a quanto si è appreso non ci sarebbe stato un rapporto sessuale tradizionale.
I sospetti si concentrano su quattro giovani: tre militari, due campani e un aquilano, di stanza al 33 esimo reggimento artiglieria, e una giovane. Gli atti del caso sono secretati e gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. Dei quattro, il maggiore indiziato sarebbe un giovane militare della provincia di Avellino trovato con le camicia sporca di sangue che ha prima negato e poi ammesso un rapporto consenziente.
I quattro sono stati sentiti a lungo nella giornata di domenica, poi, lasciati andare. I tre militari attualmente sono regolarmente in servizio in caserma. Non ci sono finora e non sono stati comunicati agli interessati e all’Esercito provvedimenti a carico dei militari. Gli inquirenti non avrebbero agito anche perché non c’é stata nessuna denuncia da parte della giovane che in ospedale, in stato di choc, domenica era stata operata per suturare le gravi ferite e che non ricorda nulla. L’inchiesta della procura ha avuto impulso con la denuncia presentata dalla madre della vittima contro la violenza subita dalla figlia.
OGGI RISULTATI ESAMI RIS SU INDUMENTI SOSPETTATO – Sono attesi per oggi i risultati dei primi esami dei Ris di Roma sugli indumenti sporchi di sangue del giovane militare di stanza all’Aquila, trovato non lontano dal luogo dove la giovane laziale era a terra svenuta dopo il presunto stupro. Altri risultati saranno inviati domani. I primi risultati dei Ris potrebbero indurre gli inquirenti ad adottare provvedimenti nei confronti dei quattro sospettati, tre militari, due campani e un aquilano, e una giovane, bloccati dal gestore e da due buttafuori nella notte tra sabato e domenica mentre in macchina stavano lasciando il parcheggio del locale con la giovane studentessa laziale che a pochi metri veniva soccorsa e trasportata dentro il locale svenuta e insanguinata in mezzo alla neve. Questo anche perché per alcuni altri esami potrebbe essere necessario la nomina di un avvocato difensore. Per ora il pm David Mancini e i carabinieri proseguono il lavoro e mirano a dare una svolta alle indagini che continuano incessantemente da domenica mattina.