Stupro Pizzoli, legale: “lesioni gravi, probabile procedibilità d’ufficio”

L’Aquila, 18 feb 2012 – «Le condizioni della mia assistita – ha spiegato l’avvocato del Foro romano – stanno migliorando, è una ragazza forte tant’é vero che ha chiesto di poter avere i libri per preparare un esame, certo la situazione non è semplice perché le condizioni psicofisiche sono ancora piuttosto gravi. Come umore – ha continuato il legale – comincia a stare meglio, però alla luce delle ferite gravissime subite c’é bisogno ancora di tempo per uscire da questa drammatica vicenda». A proposito delle conseguenze della violenza, il legale ha spiegato che il livello di gravità delle lesioni è tale che «probabilmente c’é procedibilità d’ufficio. Sono convinto altresì che le indagini sono cominciate correttamente e per tempo». Per la grave violenza subita dalla giovane sono sospettati, con l’iscrizione sul registro degli indagati da parte della Procura della Repubblica dell’Aquila, quattro giovani, di cui tre militari, due campani e un aquilano, e la fidanzata di quest’ultimo. I sospetti maggiori si concentrano su uno dei due militari campani trovato con la camicia, la mano e un braccialetto sporchi di sangue che gli esami del Ris hanno stabilito essere della giovane aggredita.
La giovane studentessa vittima di una violenza una settimana fa al di fuori della discoteca Guernica di Pizzoli ha chiesto alla mamma i libri universitari per riprendere a studiare al fine di sostenere un esame. Lo riferisce il legale della giovane iscritta all’Università dell’Aquila, che oggi per tutta la giornata è stato al reparto di ginecologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila per sincerarsi delle condizioni della sua assistita. La giovane ha detto alla mamma di voler guarire presto per ricominciare gli studi.
LEGALE VITTIMA VALUTA NOMINA CONSULENTE – La nomina di un consulente che possa aiutare psicologicamente la ragazza è al vaglio del legale della sua famiglia. Lo riferisce lo stesso avvocato che nella giornata di lunedì potrebbe incontrare il pm David Mancini che sta coordinando le indagini condotte dai carabinieri. Si tratta della prima mossa della difesa della giovane e della sua famiglia che finora per mano della madre hanno presentato denuncia contro la violenza sessuale dando impulso alle indagini scattate nel momento del ritrovamento della studentessa fuori dal locale svenuta in mezzo alla neve, insanguinata per le gravi ferite riportate nelle zone genitali. Intanto, anche oggi sono continuate le indagini con gli approfondimenti sul voluminoso materiale che è stato messo insieme in quasi una settimana di interrogatori, investigazioni e confronti.
ASL, PRESIDIO POLIZIA A GINECOLOGIA – La direzione generale della Asl dell’Aquila ha chiesto alla forze dell’ordine di presidiare nelle ore di visita l’ingresso del reparto di ginecologia dove dalle prime ore del mattino di domenica è ricoverata la giovane studentessa. L’istanza è stata formulata per impedire ai molti non autorizzati ad entrare e violare la privacy della giovane ricoverata ancora in stato di choc dopo la brutale violenza subita. Fin dai primi giorni, fuori dal reparto, hanno sostato telecamere e giornalisti. L’attenzione mediatica sul grave caso ha innescato curiosità morbosa anche in molti parenti dei ricoverati nel reparto che hanno tentato di vedere la giovane. E c’é anche chi si presenta per fare visita alla giovane, pur senza avere rapporti di amicizia e parentela: ieri una ragazza con abbigliamento di tendenza ed alcuni piercing è riuscita ad entrare nella stanza e rivolgendosi alla studentessa ha affermato «a te ci penso io». Quando è stato dato l’allarme, la ragazza era già fuggita.