Uomini in frac, omaggio a Modugno: oggi, auditorium scuola Finanza

19 febbraio 2012 | 11:28
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Uomini in frac, omaggio a Modugno: oggi, auditorium scuola Finanza

L’Aquila -La Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” riprende la attività concertistica dopo la pausa forzata a causa del maltempo. L’appuntamento è per domenica 19 febbraio presso l’Auditorium “Gen. S. Florio” Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza, inizio ore 18, con un particolare progetto di Peppe Servillo e Furio Di Castri, prodotto lo scorso anno da ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna: “Uomini in frac – omaggio a Domenico Modugno”.

Le celebri canzoni di Modugno incontrano i grandi del jazz italiano per questo “Omaggio” che ha un cast d’eccezione: Peppe Servillo, voce; Javier Girotto, sax e clarinetto; Fabrizio Bosso, tromba; Furio Di Castri, contrabbasso; Rita Marcotulli, pianoforte; Cristiano Calcagnile, batteria; Mimmo Epifani, mandolino.  

Che succede quando i maestri del jazz italiano si incontrano con la canzone di Modugno? Certamente le melodie e il linguaggio delle sue canzoni restano saldamente radicate nella tradizione popolare; Modugno si può definire un “classico” della canzone italiana. E il jazz non ha certo paura dei classici; le sue modificazioni e trasformazioni di un repertorio vengono dalla conoscenza, dalla riflessione, dall’empatia: la poesia, il gioco, il paradosso dell’interpretazione jazz sono il risultato di una frequentazione affettuosa, non un tradimento. Non si può chiedere al jazz ne’ di essere filologico, ne’ di mantenere una distanza snob dall’originale. Che del resto qui non potrebbe esistere, visti chi sono gli Uomini in frac: Servillo, un cantante che più “teatrale” non si può (noto per essere la voce degli Avion Travel); Di Castri che invita a seguire strade inesplorate del continente Modugno, i colori esotici, gli echi delle bande, gli accenti folk; la tromba raffinata e potente di Bosso; le ance di Girotto, tra melodia e Sud America; il pianoforte dell’unica donna sul palco, Rita Marcotulli, intensa indagatrice dei meandri melodici e armonici; la ritmica ricca e upto-date di Calcagnile; il mandolino antico di Epifani. Ecco dunque che Peppe Servillo conduce il pubblico in un viaggio attraverso le musiche di Modugno, i testi (con le influenze di Pasolini), in una interpretazione molto originale e appassionata. La melodia viene rigenerata in un concerto che avvolgerà il pubblico di suoni tipicamente mediterranei e italiani. 

Certamente è la prima volta che Peppe Servillo si esibisce per la Società Aquilana dei Concerti. La stessa cosa non si può dire per i suoi compagni sul palco, tutti noti al pubblico aquilano per aver partecipato alle passate edizioni di Spazio Jazz in diverse formazioni.