Anche in Abruzzo rischio valanghe ancora marcato

20 febbraio 2012 | 18:15
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Anche in Abruzzo rischio valanghe ancora marcato

Roma, 20 feb 2012 – Il pericolo valanghe resta "marcato" in numerose zone d’Italia, come Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Appennino umbro-marchigiano e Abruzzo. Lo spiega in una nota il Corpo forestale.

I rischi sono legati sia alla neve fresca che non si è consolidata con lo strato preesistente sia al rialzo diurno delle temperature. «Sono state segnalate forti difficoltà sulla viabilità stradale per presenza neve – aggiunge la nota – in diversi Comuni dell’ Abruzzo della Toscana e dell’Emilia Romagna». Riguardo al rischio valanghe, in Piemonte, spiega il Corpo forestale, il rischio esiste «specialmente alle quote superiori ai 1.800 metri». Anche nella zona di confine del Trentino Alto Adige «il distacco è possibile già con debole sovraccarico, soprattutto sui pendii ripidi oltre i 1.800 metri. Nella zona di confine del Friuli Venezia Giulia il grado di pericolo è marcato in particolare su Alpi e Prealpi Carniche Occidentali e Giulie, mentre il pericolo è moderato su Alpi e Prealpi Carniche Orientali e Prealpi Giulie. Sull’Appennino umbro-marchigiano il pericolo valanghe è marcato e il distacco é possibile con debole sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi. Il pericolo valanghe è marcato sui Grandi Massicci appenninici e in Abruzzo» ed è invece «moderato in Valle d’Aosta, in Lombardia, in Veneto, sull’Appennino Settentrionale Tirrenico, in Emilia Romagna, sull’Appennino Calabro-Lucano e in Sicilia».