Celano, PowerCrop: Rsu ex zuccherificio, “Piccone unico coerente”

21 febbraio 2012 | 22:03
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Celano, PowerCrop: Rsu ex zuccherificio, “Piccone unico coerente”

 Celano (Aq), 21 feb 2012 – Le Rsu in rappresentanza dei lavoratori dell’ex zuccherificio di Celano, «dopo un iniziale stupore», per  la notizia «dell’acquisizione da parte della Procura degli atti riguardanti le audizioni tenutesi in Regione,  sull’iter autorizzatorio della Centrale PowerCrop», si dicono «convinti che le Istituzioni regionali abbiano agito nel pieno rispetto delle regole, ma ben venga questa ulteriore verifica degli atti anche da parte della Procura».                            

«Sono le norme comunitarie – proseguono le Rsu – e le leggi nazionali, (vedi legge 81/2006 e successivi provvedimenti) a prevedere e regolare i passi per la realizzazione di insediamenti come quello della centrale PowerCrop, nonché i regolamenti della Regione Abruzzo che li favorisce nel Piano Energetico Regionale e anche in quello della Provincia dell’Aquila. Anche l’attuale governo guarda con attenzione alle riconversioni; infatti ha inserito un articolo per il settore bieticolo-saccarifero nel decreto semplificazioni (art. 29), varando uno strumento legislativo utile per il loro eventuale sblocco e la loro realizzazione. Per quanto riguarda le considerazioni che vengono fatte sull’atteggiamento politico degli amministratori chiamati in causa, non possiamo che ribadire solidarietà e fiducia nell’operato del senatore Piccone, confermando che è l’unico politico coerente, tra i firmatari dell’Accordo  al Ministero nel 2007, che non ha cambiato idea sulla riconversione, non lasciandosi strumentalizzare dagli umori di una parte marginale dell’opinione pubblica».

«Alla Procura, quindi, chiediamo di accertare con la massima attenzione che tutto sia a posto, in maniera tale che, in tempi brevi, si sblocchi questo progetto, consentendo ai lavoratori e alle imprese del settore di tornare al più presto a lavorare, cosa di cui questo territorio ha veramente bisogno. Ci auguriamo che termini anche questa caccia alle streghe finalizzata solo a perdere tempo cercando di piegare, a puri fini strumentali, il ruolo delle pubbliche istituzioni, vanificando gli impegni di investimento assunti negli accordi istituzionali da controparti imprenditoriali serie  che chiedono solo certezza e rispetto del diritto. Questo atteggiamento dilatorio, come purtroppo già provato dalla storia, impedisce la conclusione di progetti ed investimenti in tempi ragionevoli, creando ulteriori danni ad un territorio come il nostro, già profondamente segnato dalla disoccupazione, che attende con ansia la creazione di nuovi posti di lavoro. Considerata la posizione e il ruolo che, come RSU, abbiamo svolto in questi anni, ci mettiamo a disposizione delle Istituzioni per fornire le nostre considerazioni/testimonianze in tutte le sedi opportune, qualora lo si ritenesse utile a fare chiarezza su questa vicenda che si protrae dal 2006 e per la quale abbiamo sottoscritto accordi con Azienda ed Istituzioni e di cui rivendichiamo la rapida attuazione».