
L’Aquila, 21 feb 2012 – Il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha annullato il provvedimento con cui il Gip del tribunale dell’Aquila, Roberto Ferrari, dopo l’interrogatorio di garanzia, aveva rimesso in libertà l’alto dirigente del provveditorato interregionale alle Opere pubbliche Lazio, Abruzzo e Sardegna, Giancarlo Santariga, 54 anni, originario di Tagliacozzo (L’Aquila), ma residente a Roma, arrestato e messo ai domiciliari con l’accusa di concussione il 18 gennaio scorso.
Si tratta di un’altra puntata di una vicenda che ha destato imbarazzo e sorpresa in seno a investigatori e inquirenti: la misura cautelare era stata firmata dal Gip, Marco Billi, mentre in sua assenza per indisposizione era stato il Gip, Roberto Ferrari, giudice del tribunale prestato all’ufficio del Gip, che ha condotto l’interrogatorio di garanzia e rimesso in libertà Santariga che era da appena cinque giorni ai domiciliari. Questo perché a suo avviso non c’era esigenza di custodia cautelare. In una settimana lo stesso ufficio ha smentito se stesso, dapprima ravvisando e poi facendo dietrofront sulla necessità di custodia cautelare: nel caso di Santariga, per Billi c’é il pericolo di inquinamento delle prove, non per Ferrari, che si è pronunciato direttamente senza utilizzare una prassi più consolidata cioé quella di demandare la liberazione a un altro organo, come il Tribunale della libertà. E’ stato il pm Mancini a presentare ricorso con il Riesame che, dopo aver rimandato per due volte l’attesa decisione, oggi ha emesso il verdetto. Il numero uno del provveditorato in Abruzzo non tornerà per ora ai domiciliari, ai quali era stato posto per tre mesi con l’accusa di concussione ai danni di un imprenditore responsabile e direttore tecnico della Prismo Spa di Roma, azienda che ha vinto l’appalto per la realizzazione della nuova sede della Guardia di finanza a Pescara: la misura è in essere, ma sospesa. Dopo l’annullamento del Riesame, l’ufficio del Gip dovrà pronunciarsi di nuovo e nel caso di decisione contraria, l’indagato potrà presentare ricorso fino alla Cassazione. Il difensore di Santariga, l’avvocato Francesco Carli, aveva definito "un abbaglio giudiziario" l’arresto nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm David Mancini con le indagini portate avanti dalla guardia di finanza dell’Aquila.