Collebrincioni, alloggi case puntellati: i residenti avevano già segnalato la fragilità delle palazzine

L’Aquila, 22 feb 2012 – Dopo il centro storico, ora si cominciano a puntellare gli alloggi del progetto Case. È quanto accaduto ad alcuni appartamenti all’ultimo piano di una palazzina della new town di Collebrincioni. La segnalazione arriva da Antonio Congeduti, animatore dell’assemblea di piazza Duomo, che nel quartiere ci vive.
I puntellamenti sono stati eseguiti dai vigili del fuoco perché le continue e copiose infiltrazioni d’acqua dopo le nevicate dei giorni scorsi hanno reso fragili alcune parti della palazzina numero cinque, dove il ghiaccio ha rotto le pannellature in cartongesso. Alcuni utenti hanno segnalato anche il malfunzionamento della luce. Durante le nevicate più intense la neve è arrivata inoltre a ricoprire le porte d’ingresso fino alle serrature, provocando infiltrazini d’acqua nei corridoi d’ingresso, trasformati in veri e propri pantani.
Antonio Congeduti in una lettera al responsabile del progetto Case e poi al Comune aveva fatto notare la fragilità di queste palazzine.
La prima segnalazione risale al 2010. «Avevamo inviato una lettera alla Struttura di gestione dell’emergenza sottoscritta da tutti gli assegnatari del progetto Case di Collebrincioni», racconta Antonio Congeduti, «evidenziando i problemi di costruzione e anticipando quello che poi si è verificato quest’inverno. La Sge rispose che le costruzioni erano a "regola d’arte" e che, comunque, dopo il passaggio delle consegne del marzo 2010, la richiesta doveva essere inviata al Comune dell’Aquila. Noi inviammo una lettera anche al Comune, rimasta inevasa. Nessun intervento è stato effettuato sulle palazzine».
M.Gianf.
LA LETTERA:
Al Sindaco del Comune di L’Aquila
Onorevole Dr. Massimo Cialente
All’ Assessorato Lavori Pubblici del Comune di L’Aquila
Assessore Ermanno Lisi
OGGETTO:interventi di protezione e copertura delle strutture di accesso alle palazzine del C.A.S.E. di Collebrincioni, cioè alle scale, agli androni e agli ascensori.
Il sottoscritto Congeduti Antonio, anche a nome e per conto di tutti gli assegnatari di alloggio del Progetto C.A.S.E. di Collebrincioni, che hanno sottoscritto la richiesta degli interventi di protezione e copertura delle strutture di accesso alle palazzine (scale, androni e ascensori), fa presente che già in data 18/11/2010 si è rivolto, unitamente agli assegnatari sottoscrittori, alla Struttura di Gestione dell’Emergenza senza ottenere alcuna soluzione atta a bloccare il degrado dei beni edificati.
Gli stabili sono di fatto danneggiati dalla banale ed approssimata, già in origine, progettazione che non ha previsto adeguate protezioni e coperture contro gli agenti e le avversità atmosferiche.
Secondo la S.G.E. e l’Arch. Stefano D’Ottavio responsabile per ForCASE gli edifici sarebbero completi ed eseguiti conformemente a quanto previsto dal progetto esecutivo approvato dalla Stazione Appaltante, esaminato e verificato dalla Direzione Lavori del Consorzio ForCASE nel corso della sua realizzazione: si evidenzia ciò “contrariamente a quanto affermato nella lettera dei sottoscrittori”.
Rispetto a tale atteggiamento di autodifesa, impertinente ed inutile alla soluzione delle problematiche rappresentate, non occorre concludere con pesanti giudizi sul malgoverno della cosa pubblica: purtroppo siamo ormai vittime sacrificali di una cattiva programmazione e conseguente pessima realizzazione delle opere nel nostro Paese, soprattutto nel nostro territorio già martoriato dal terremoto. Siamo costretti ad inoltrare la richiesta a codesta autorità amministrativa.
Inoltre, su tale argomento, il sottoscritto fa presente di essere stato consigliato dalla stessa S.G.E. a dover rivolgere le richieste di cui sopra al Comune di L’Aquila in quanto gli “edifici del progetto C.A.S.E. sono stati consegnati in data 31 Marzo 2010 al Comune di L’Aquila”, ed ancora, sempre per la S.G.E., sarebbe opportuno rivolgersi al Comune di L’Aquila in quanto le richieste di fatto costituirebbero variante al suddetto progetto C.A.S.E.
Al sottoscritto ed ai sottoscrittori della richiesta degli interventi di copertura e protezione delle strutture di accesso agli edifici in oggetto, non resta che confidare nel buonsenso degli amministratori comunali della cosa pubblica e quindi volgere a voi l’invito a provvedere per l’esecuzione dei lavori necessari a salvaguardare un bene realizzato al costo di 2400 euro al mq. Inoltre si rappresenta una situazione di continuo pericolo in quanto la neve, il ghiaccio e la pioggia, oltre a danneggiare porte, pareti e pavimenti, creano molti problemi alle persone anziane, agli ignari visitatori ed alle numerose persone che hanno dovuto ricorrere alle cure di pronto soccorso a seguito di cadute e scivolamenti incontrollabili.
F.to Congeduti Antonio