L’Aquila città aperta al Pdl: “porta in faccia” al ballottaggio

L’Aquila, 22 feb 2012 – Il gruppo consiliare dell’Mpa ha formalizzato (ove ce ne fosse bisogno) il suo atto di “fede” nei confronti di Giorgio de Matteis. A parlare per primo è stato il coordinatore comunale, Corrado Ruggeri: «L’Aquila città aperta vuol superare gli steccati politici – come Mpa siamo entusiasti di questa iniziativa. In molti cercano di trascinarci in polemiche, anche se noi intendiamo mantenere un profilo basso. Il centro destra vada pure per la propria strada. Finora le nostre strade sono state separate – ha ribadito – Le primarie non ci interessano. Sia ben chiaro: chi è con noi al primo turno è con noi anche nei ballottaggi. Al secondo turno non faremo apparentamenti con nessuno. Inutile fare i viaggi della speranza».
Ancora un frecciata per il Pdl: «Non è nostro alleato e ha scelto un’altra strada. É sintomatico però che Pdl e Pd parlino la stessa lingua; o meglio: che Cialente e Giuliante parlino la stessa lingua. E non può essere altrimenti visto che c’è in commissione bilancio un esponente del Pdl, Franco Mucciante mentre in giunta c’è un rappresentante indicato dal coordinatore uscente del pdl (chiaro il riferimento a Vladimiro Placidi). Insomma per Ruggeri l’inciucio c’è e ci sarà. Un esempio emblematico: «Perché Cialente si preoccupa dell’indebolimento del Pdl?».
Ce n’è anche per Cialente: «Il 50% delle forze politiche che ha sostenuto il sindaco nel 2007 ora non lo sostiene più. C’è da chiedersi perché. Noi vogliamo superare questo modo di fare politica. Riportare L’Aquila a un livello di credibilità accettabile. Siamo passati dall’estate 2009, quando eravamo nel cuore di tutti gli italiani a ora invece che siamo sulle scatole di tutti. Non si può scaricare sempre sugli altri qualche volta bisogna recitare il mea culpa».
Dello stesso tenore l’intervento del capogruppo Emanuele Imprudente il quale ha ricordato l’occasione persa del governo dalle larghe intese sottolineando l’atteggiamento responsabile del gruppo che non è mai fuggito dall’Aula. «L’Aquila città aperta è l’unica rivoluzione politica possibile – ha spiegato – L’Aquila è un laboratorio politico a livello nazionale; è l’unica risposta vera al non governo di questi anni. Alcuni vedono noi come l’unico movimento di novità. Non è il “nuovismo” della persona ma è la proposta che è innovativa». L’Mpa ha poi sussurrato che nei prossimi giorni anche dalla sinistra moderata ci sarebbe qualche ingresso nel movimento di De Matteis. Il consigliere Corrado Sciomenta ha posto invece l’accento sulla incapacità dell’amministrazione uscente sul fronte della ricostruzione: «Perchè il comune tiene ferme le 4 mila pratiche evase da Cineas? Per dare la colpa a qualcuno, o perché non ci sono i fondi? – ha chiesto – Smembrare l’urbanistica in questo momento fra varie sedi non fa altro che rallentare ancora di più la ricostruzione». Presenti anche il consigliere Gigi Di luzio e l’assessore provinciale Pino Tiberio primo dei non eletti in Regione se De Matteis dovesse essere eletto. «Opterò per la Regione solo se potrò avere un ruolo connesso con la ricostruzione – ha detto – altrimenti farei il consigliere in comune». A.Cal.