Province Abruzzo: ok a riduzione costi, no ad abolizione

Pescara, 22 feb 2012 – Anche le quattro Province abruzzesi sono favorevoli al disegno di legge, già presentato a Parlamento e Governo, per l’istituzione delle città metropolitane, mai realizzata fino ad oggi, la riduzione del numero delle Province e delle circoscrizioni e il riordino degli uffici periferici dello Stato, con la cancellazione degli enti strumentali.
A lanciare la proposta a livello territoriale sono stati questa mattina i rappresentanti delle quattro Province, e cioè i presidenti di Pescara e Chieti, Guerino Testa e Enrico Di Giuseppantonio, e i presidenti del Consiglio di L’Aquila e Teramo, Filippo Santilli e Mauro Martino.
Di Giuseppantonio ha fatto notare che «si avrebbe una riduzione delle spese pari a 5 miliardi di euro, a fronte di una riduzione delle spese pari a 25 milioni di euro prevista dalla manovra Salva Italia che di fatto non sopprime le Province ma le riorganizza. Questa proposta – ha aggiunto – è innovativa e attiverebbe un processo virtuoso».
«Si avrebbe un risparmio reale – ha aggiunto Testa – e si darebbe davvero ossigeno alle casse dello Stato». «Le Province – ha commentato invece Santilli – esistono perchè hanno motivo di esistere e perchè lavorano ma noi siamo pronti ad una riduzione e non siamo attaccati alle poltrone. Per lo più le modifiche proposte da Monti non riguarderebbero il nostro mandato». Martino, invece, ha ipotizzato che se andrà in porto la proposta sulla riduzione delle Province (sarebbero 60 in tutta Italia), «Teramo e L’Aquila sarebbero unite cosi’ come Teramo e Chieti».