
L’Aquila, 23 feb 2012 – Gli agenti della Squadra volante della Questura dell’Aquila, hanno arrestato sei cittadini di nazionalità romena con l’accusa di tentata rapina ai danni della gioielleria "Oro e Argento", in via Panella.
Tra i sei, due minorenni ed una giovane paraplegica in carrozzina, tutti di etnia rom, "in trasferta" da un campo rom di Roma all’Aquila per effettuare un furto con destrezza che si è trasformato in una tentata rapina. Quando la titolare si è accorta che dietro la richiesta di informazioni sul costo di alcuni gioielli, vi era il tentativo di un giovane (che faceva parte del gruppetto) di intrufolarsi nella stanza in cui si trovava la cassaforte, ha tentato di rincorrerlo per bloccarlo.
Ma è stato a qual punto che uno dei complici l’ha fermata per un braccio mentre la donna sulla sedia a rotelle l’ha inviata a stare "buona e zitta". Sono state poi le urla della titolare ad aver richiamato diverse persone. Sul posto in pochi minuti sono arrivate anche le volanti della Questura. Gli agenti hanno bloccato i rapinatori mentre tentavano di fuggire sull’autostrada A24 direzione Roma, dal casello dell’Aquila-Est. Gli arrestati, provenienti dal campo della Magliana, (Roma) sono S.B. 31 anni, S.C., 22 anni, M.M., 21 anni, D.B. 19 anni, più altri due minori tra i 14 e i 17 anni. L’attività operativa è stata illustrata stamane dal dirigente della Squadra volante della Questura dell’Aquila, Enrico Rendesi. «Si tratta di persone – ha detto Rendesi – con precedenti simili, quindi altre volte avevano provato il furto e gli era andata bene. Se non riescono a ingannare il negoziante, diventano aggressivi». Il dirigente ha infine sottolineato come la giovane paraplegica avesse numerosi precedenti penali specifici, «una lista assai più lunga di quella degli altri arrestati».
COISP L’AQUILA: POLIZIOTTI AGGREGATI, GARANZIA PER LA CITTA’ – Il COSIP – Sindacato Indipendente di Polizia – esprime «viva soddisfazione per l’operato degli uomini della Polizia di Stato che, dopo aver ricevuto la notizia di una rapina, è intervenuta prontamente arrestando gli autori del reato ai danni di una gioielleria. Oramai il personale “aggregato” è diventato una garanzia per la sicurezza della nostra città e bisogna lavorare tutti per far si che L’Aquila ed i suoi abitanti continuino a contare su questi giovani poliziotti. Gli aggregati devono rimanere in pianta stabile e non continuare ad elemosinare un’aggregazione di 30/60 giorni che peraltro è già scaduta il 31 gennaio». Lo dichiara Santino Li Calzi.