Morte in roulotte, si va a processo

23 febbraio 2012 | 07:41
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Morte in roulotte, si va a processo

L’Aquila, 23 feb 2012 – Qualcuno ricorderà che subito dopo il terremoto del 2009 Alfonso Tursini, 64 anni, dopo essersi salvato dalla scossa trovò comunque la morte nella roulotte dove aveva deciso di alloggiare nei giorni dell’emergenza, a causa delle esalazioni di una stufa a gas. 

Sulla vicenda, scrive oggi "Il Messaggero" la Procura della Repubblica ha fatto un passo in avanti: il pm titolare dell’inchiesta, Simonetta Ciccarelli, ha chiesto il processo per l’unico indagato. Si tratta di Grazia Pelliccione, (assistita dall’avvocato Fabio Alessandroni) commerciante aquilana, che ha venduto la roulotte alla vittima. La donna è accusata di omicidio colposo e lesioni (in quanto anche la moglie di Tursini, che era nel camper, si era salvata, ma era stata anche ricoverata in ospedale in gravi condizioni). Il 6 marzo il Gup del Tribunale dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta avanzata dall’accusa e dalla famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Luciano Bontempo, sulla scorta della perizia eseguita sulla stufa risultata difettosa. «Con una procedura di verifica e manutenzione della stufa si sarebbe potuto evitare l’irreparabile» aveva affermato il consulente del pm. 

La tragedia che aveva sconvolto la popolosa frazione di Paganica si era verificata in via Madonna D’Appari. A scoprire l’accaduto il figlio maggiore della coppia, Flavio, di 40 anni. Nonostante i soccorsi tempestivi del personale del 118, dei carabinieri della stazione di Paganica e dei vigili del fuoco, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La vittima era un ex giocatore del Paganica rugby, uno degli artefici della promozione della squadra nel campionato 1977-78.