Canoni idroelettrici: Caramanico, passo indietro della Regione

24 febbraio 2012 | 16:25
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Canoni idroelettrici: Caramanico, passo indietro della Regione

Pescara, 24 feb 2012 – «La Regione Abruzzo è una delle regioni più indebitate e quindi dovrebbe prestare particolare attenzione alle possibilità offerte dal federalismo demaniale e alla valorizzazione massima del suo patrimonio idrico e marittimo». Lo afferma il consigliere regionale di Sel, Franco Caramanico, che stamane è tornato ad affrontare il tema dei canoni idroelettrici. «L’assessore regionale Febbo – si legge in una nota – ha presentato lo scorso 27 gennaio un emendamento che modifica la norma approvata nell’ultima finanziaria regionale che prevede aumenti dei canoni idroelettrici. Norma che ha consentito alla Regione Abruzzo di incassare 35 milioni di euro, passando da 27,5 a 35 euro kw. Con l’emendamento presentato da Febbo, invece, si torna a 16,5 euro/kw, con un introito di quasi 6.200.000 euro». 

 «L’assessore Febbo mette in discussione una legge che consente alla Regione Abruzzo di incassare circa 35 milioni di euro dai canoni idroelettrici. Nell’emendamento presentato da Febbo, invece, il canone subirà una diminuzione di quasi 30 milioni di euro. Pertanto, l’azione del’Assessore Febbo, che prevarica persino il settore dell’Assessore Di Paolo, è di una gravità enorme. Poi – prosegue Caramanico – non so come riuscirà a compensare le minori entrate. Questa regione è indebitata e quindi tutti noi dobbiamo fare uno sforzo per trovare nuove risorse. Siccome è necessario prestare maggiore attenzione alle possibilità offerte dal federalismo demaniale e in particolare dal settore idrico e marittimo, oggi, con questo provvedimento, l’Assessore regionale Mauro Febbo ha intrapreso una direzione sbagliata. Siamo bravi infatti ad aumentare contemporaneamente la benzina e il bollo auto – conclude – ma quando dobbiamo intervenire sui ‘poteri forti’ incontriamo molta difficoltà».