Vendola: «Tragedia dell’Aquila trasformata in un luna park»

L’Aquila, 24 feb 2012 – La Tragedia aquilana trasformata in un luna park, mentre la sinistra non ha saputo essere autonoma: questo il giudizio sul post sisma del leader di Sinistra, Ecologia e libertà Nichi Vendola giunto stasera all’Aquila per partecipare nella gremitissima sala dell’Ance ad un vivace dibattito insieme al candidato sindaco alle primarie, Vittorio Festuccia che gli ha ceduto volentieri la scena. Al suo arrivo, Vendola è stato assediato dai lavoratori del Polo elettronico che rischiano di non andare in pensione a causa della nuove norme del governo Monti impegnandosi a dare una visibilità nazionale alla vertenza. Fra i temi toccati: l‘articolo 18, gli operai Fiat reintegrati, e il governo Monti che Vendola ha bollato come un “governo di Destra”, attribuendo un 4 e mezzo.
Duro anche il giudizio sull’Europa “di destra”, che ha fatto finta di non sentire il grido palestinese, che avrebbe dovuto far entrare la Turchia. Sul Pd il leader di Sel ha espresso il timore che possa divenire un partito liberista. «Non mi interessa mettere le bandierine, ma spero che le primarie – ha detto Vendola – servano per estrarre il meglio della partecipazione democratica. Non si può affrontare l’emergenza in maniera tecnocratica, ci vuole la democrazia per curare le malattie di questo territorio. Altrimenti la tragedia si trasforma in un luna park come è accaduto qui».
«Il ministro Barca che ho ricevuto subito dopo la visita all’Aquila, mi ha detto che non c’è un bilancio preciso delle risorse spese e di quali siano le risorse in campo».
«Anche qui voglio costruire un centro sinistra che sia più capace di mettere in campo una sfida nazionale perché la ricostruzione dell’Aquila è una grande questione italiana». Qualche battuta anche su Berlusconi che «ha vinto i sogni degli italiani ed è entrato in maniera stratificata nell’immaginario». «Quando ho messo piede nelle tendopoli c’era un clima difficile, c’era l’iconografia degli eroi salvifici. All’Aquila la sinistra ha rischiato di morire perché non ha saputo avere uno sguardo autonomo sul terremoto».
Intanto Rifondazione comunista compie manovre di avvicinamento verso il candidato Vittorio Festuccia: «Apprezziamo la disponibilità al confronto venutaci dal candidato Vittorio Festuccia – dice il segretario cittadino Francesco Marola di Rc – che ci ha invitato al confronto nella sua campagna elettorale, pur sapendo che siamo fuori dalle primarie. Al contrario Massimo Cialente ad oggi preferisce i monologhi. A chi ci accusa di stare alla finestra a guardare, rispondiamo che stiamo cercando di far rientrare dalla finestra quello che queste primarie hanno fatto uscire dalla porta».
La giornata politica è stata caratterizzata anche da altri eventi politici: Mentre il candidato sindaco escluso dalle primarie, Vincenzo Calderoni ha ufficializzato il suo appoggio a Giorgio De Matteis, ipotesi che aveva già lanciato qualche settimana fa. Dal canto proprio Appello per l’Aquila chiede scuole sicure al 100%. Intanto Cialente non perde occasione per lanciare bordate al suo avversario Giorgio De Matteis definito «un cavallo di Troia perché dal suo ventre usciranno Gianni Chiodi, Antonio Morgante e altri ancora». Nel variegato panorama politico fa capolino anche il Movimento 5 stelle che aprirà la sua campagna di adesioni domani presso il centro commerciale Il Globo.
A.Cal.