Bilanci Adsu, dalla Regione ritardi nell’approvazione: rischio chiusura Campomizzi

25 febbraio 2012 | 13:27
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Bilanci Adsu, dalla Regione ritardi nell’approvazione: rischio chiusura Campomizzi

L’Aquila, 25 feb 2012 – «Il Consiglio di Amministrazione dell’Adsu, nel mese di dicembre, ha approvato il bilancio pluriennale dell’ente. Ad oggi, i bilanci delle tre Adsu non sono stati ancora approvati in Giunta Regionale, per un ritardo inaccettabile. Per questo ritardo, la struttura gestionale dell’Adsu non ha bandito il servizio di global service (in scadenza) necessario alla gestione di tutte le strutture che erogano servizi agli studenti. »

L’Udu denuncia così la «gravissima situazione di ritardo da parte della Giunta acuita da una sempre più evidente confusione gestionale».

«Una situazione – specifica l’Udu – in cui si fa trapelare persino la chiusura delle strutture, Campomizzi compresa, addirittura tra qualche giorno. Riteniamo inaccettabile pensare che l’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari dell’Aquila, nel contesto aquilano, rinunci a gestire strutture come il polifunzionale del Canada o le mense, importantissime per gli studenti aquilani, o addirittura la Residenza Campomizzi».

L’Udu garantisce che «non permetterà a nessuno di violare un diritto primario degli studenti, ricordando a tutti che per gli studenti “il beneficio del posto letto” è garantito agli assegnatari fino al 20 settembre 2012 (bando di concorso)», invita gli studenti a partecipare all’Assemblea convocata per lunedi 27 febbraio alle ore 18.00 presso la Residenza Campomizzi ed esorta la Regione ad approvare il bilancio.

«Chiediamo al Presidente Chiodi e all’Assessore Gatti di  rimettere al centro il problema delle strutture e dei servizi per il diritto allo studio all’Aquila – conclude l’Udu – ed esortiamo le strutture amministrative a mettere in campo non minacce di chiusura, ma azioni volte a gestire questa fase nel rispetto dei diritti degli studenti, diritti che l’Udu non mancherà di far valere in ogni sede».

IL COMMENTO DI FIDANZA: «La Regione continua a dimostrare incapacità gestionale sui temi di diritto allo studio universitario» così interviene Andrea Fidanza, responsabile politiche universitarie per il Pd Abruzzo, dopo la notizia del rischio chiusura delle residenze studentesche nella Caserma Campomizzi. «Già la settimana scorsa, solo qualche ora dopo la pubblicazione del bando per l’ assegnazione della Palazzina C della Campomizzi, è stato fatto dietrofront ritirando il bando e di conseguenza bloccando 100 posti letto per gli universitari fuorisede. Già questo basterebbe per capire quanto sia improvvisata questa amministrazione – continua Fidanza – e invece dopo il danno è arrivata puntuale la beffa: nonostante i CdA delle 3 Adsu regionali a dicembre abbiano approvato il bilancio pluriennale, ad oggi la Regione ha dimenticato di confermare le scelte economico-programmatiche degli enti bloccando di fatto il normale svolgimento delle attività e, ancor più importante, impedendo di bandire il servizio di global service, obbligatorio per la gestione di tutte le strutture a servizio degli studenti. L’eccessivo ritardo ad approvare i bilanci da parte del Consiglio Regionale rischia quindi di far chiudere già dai prossimi giorni la residenza universitaria Campomizzi e di impedire la gestione da parte dell’Adsu di strutture di fondamentale importanza per gli universitari come le mense e il centro polifunzionale donato dal Canada. Rimango senza parole -conlude l’esponente del Pd- dal modo sciatto e svogliato in cui Chiodi gestisce le vicende aquilane sia da Governatore che, ancora per poco, da commissario alla ricostruzione. Tramite i nostri consiglieri regionali chiederemo di rimediare immediatamente a questo inaccettabile ritardo al fine di garantire il posto letto agli studenti assegnatari fino al 20 settembre 2012, come da bando». Fidanza già nel passato aveva «invitato la Regione e il Comune dell’Aquila a riprendere in gestione la Residenza San Carlo Borromeo e ad investire sulla Campomizzi per trasformarla in uno dei più grandi campus universitari del centro Italia, capace di ospitare fino a mille posti letto pubblici per gli universitari».