Aeroporto Preturo: forse cambierà nome, si chiamerà “Aeroporto Roma-Parchi”

27 febbraio 2012 | 18:17
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Aeroporto Preturo: forse cambierà nome, si chiamerà “Aeroporto Roma-Parchi”

L’Aquila, 27 feb 2012 – L’aeroporto di Preturo probabilmente cambierà nome. Si chiamerà: “Aeroporto Roma-Parchi”. Sarà uno scalo dal respiro nazionale e internazionale, punto di riferimento di un turismo aeronautico rivolto in particolare all’Europa dell’Est: Croazia, Albania, Slovenia. A dirlo è il direttore dell’aeroporto dei parchi, Cesare Rossi. Giovedì riceverà in consegna l’aeroporto dal Comune, che ne è proprietario. La nuova società che dovrà gestirlo, la Xpress di Milano, potrà incominciare a lavorare. Tra i progetti futuri, c’è l’allungamento della pista di 2 chilometri.    

«L’aeroporto non chiuderà», spiega, smentendo le notizie che girano su alcune testate. E tira un sospiro di sollievo che non cerca nemmeno tanto di celare la sua soddisfazione per l’uscita di scena tanto della AirValleè, quanto della Alifire. «I giardini di marzo si vestono di nuovi colori», dice ironicamente, riferendosi al fatto che, dopo il pronunciamento del Tar sul ricorso di AirValleè contro il bando per l’affidamento della gestione dell’aeroporto, vinto dalla società X-Press, ora si prospetta una nuova stagione per l’aeroporto aquilano. Una fase di non facile rinascita. La AirValleé è la società che fino a oggi ha gestito lo scalo in regime di affidamento provvisorio, dopo il sisma e poi in prorogatio. Il Tribunale amministrativo a metà febbraio aveva respinto nella le richieste di sospensiva della Air Valleé e della Sunrise, l’altra ditta esclusa dal bando.

Per due mesi l’aeroporto di Preturo è rimasto senza utenze: telefono e riscaldamento staccati. Una condizione che perdura fino a oggi, colpa dei debiti che l’ex società che gestiva l’aeroporto aquilano aveva lasciato dietro di sé. Debiti con la Telecom, con l’Enel Gas, con ristoranti e bar che ancora aspettano di essere pagati. La società è in debito anche con il proprio personale. Da dicembre l’aeroporto del capoluogo di regione è anche senza personale della torre di controllo. C’è soltanto un operatore Afis che dà informazioni sul vento, sulla pressione atmosferica ai piloti. Gli unici servizi garantiti sono stati finora l’immancabile elisoccorso del 118 e l’antincendio gestito dalla società Alifire per conto della AiValleè. Ora anche questa società starebbe smontando i propri mezzi per andare via, paventando la chiusura prossima dell’aeroporto. Che non può stare, appunto, senza un servizio del genere. «Ma le pare che un aeroporto del capoluogo di regione possa stare senza antincendio?», incalza Rossi. E infatti a Preturo, fa notare, c’è anche il servizio della Gsa, sorveglianza antincendio del 118. Quindi niente paura: «L’aeroporto non chiude».

Non chiuderà, ma sarà comunque necessario sospendere le attività per qualche giorno, spiega il direttore Rossi. Il servizio antincendio «sarà sostituito da persone capaci», assicura, «l’aeroporto sospende per poter ricominciare con nuove energie e forze».

«Se ne sta andando finalmente un’ombra cupa dall’aeroporto», aggiunge il direttore. «Adesso, con un certo ritardo dovuto alla strafottenza e alle inutili avventure legali di personaggi che non erano regolari e hanno partecipato lo stesso al bando, si può guardare al futuro». E annuncia i prossimi appuntamenti. «Apriremo una scuola di elicotteri. Domani ho invece un incontro a Roma con un consorzio composto da una serie di Paesi europei e città italiane: L’Aquila, Isernia, Fermo, Fano, e poi Croazia, Slovenia, Albania per fare un discorso di turismo aeronautico. Cominceremo a portare aerei che trasportano dai 4 ai 12 passeggeri grazie a un accordo interfrontaliero; ci sono 12mila aerei che girano per i cieli europei e cercano un centro in cui approdare. Noi vogliamo intercettarli. Preturo sarà la base di questa associazione e svilupperà questo tipo di turismo. Un progetto che sarà presentato alla seconda fiera mondiale dell’aeronautica che si terrà in Germania dal 18 al 22 aprile».

«Ora si tratta di lavorare per «consegnare l’aeroporto alla nuova società», aggiunge Rossi. «La prima cosa che faremo sarà il riallaccio delle utenze». Il direttore dell’aeroporto attacca la AirValleè: «Si è ben guardata dal fare qualcosa per L’Aquila. Ci deve spiegare perché qui ha lasciato debiti e invece a Pescara sta per aprire altri due nuovi scali, di cui uno con la Romania». La Xpress, invece, ha già in programma di allungare la pista di altri due chilometri.

M.Gianf.