Campo Imperatore: recuperato uno dei due dispersi. Proseguono le ricerche per l’altro escursionista

27 febbraio 2012 | 07:05
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Campo Imperatore: recuperato uno dei due dispersi. Proseguono le ricerche per l’altro escursionista

L’Aquila, 27 feb 2012 – E’ stato raggiunto dopo la mezzanotte dalle squadre di soccorso Paolo Scimia, l’escursionista aquilano bloccato da ieri pomeriggio sul Gran Sasso a causa del maltempo. Portato a Campo Imperatore, è stato visitato dal medico del CNSAS che lo ha trovato in buone condizioni. L’escursionista, aveva potuto comunicare al telefono con i soccorritori già dal pomeriggio, quando era riuscito a raggiungere il rifugio Garibaldi. L’abbondante neve gli impediva di entrare nel locale di ricovero per cui si stava riparando fuori dal rifugio in attesa dei soccorsi. Le operazioni di soccorso vedono all’opera dal primo pomeriggio di domenica i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) dell’Abruzzo, unitamente al Soccorso Alpino Guardia di Finanza e Soccorso Alpino Forestale e sono coordinate dal Delegato Alpino del CNSAS abruzzese.

Le squadre del CNSAS partite dai Prati di Tivo (Teramo) hanno raggiunto il rifugio Garibaldi, ma nel frattempo l’escursionista era riuscito a raggiungere da solo il rifugio Duca degli Abruzzi (2388 m) da cui ha avvertito i soccorritori.

Una squadra è quindi partita da Campo Imperatore per raggiungerlo e portarlo in salvo. Proseguono sui due versanti del Gran Sasso le ricerche di Massimiliano Giusti, l’altro escursionista che era insieme a Paolo Scimia e di cui mancano le notizie da ieri pomeriggio, quando dalla vetta occidentale del Corno Grande ha richiesto aiuto con il telefonino. Le condizioni meteorologiche sono critiche per il forte vento e la scarsissima visibilità.

PROSEGUONO RICERCHE DISPERSO AQUILANO SUL GRAN SASSO – Proseguono, nonostante il maltempo in atto, le ricerche del 37enne dell’Aquila disperso da ieri alle 14 in prossimità del Corno Grande (2.913 metri) sul Gran Sasso d’Italia. «I soccorritori sono in quota – ha detto all’Agi, Gianluca Ricciardulli, responsabile stampa dei volontari del Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) d’Abruzzo. «Le suqdre di soccorso – ha spiegato – si trovano sia sul versante aquilano che su quello teramano del massiccio del Gran Sasso». Il primo escursionista, P.S., 34 anni, anch’egli aquilano, era stato salvato intorno alla mezzanotte Il giovane, che non ha mai perso i contatti con i soccorritori, è stato ritrovato fuori il rifugio "Garibaldi" a quota 2.600 metri, dopo aver cercato un riparo di fortuna realizzando una nicchia tra la neve in quanto l’ingresso al rifugio era ostacolato da un grosso cumulo di coltre bianca. Destano invece preoccupazione le sorti dell’escursionista ancora disperso il cui cellulare è da ieri irraggiungibile.