L’abruzzese Valentina De’ Mathà finalista del 6° Premio Internazionale Arte Laguna

27 febbraio 2012 | 14:29
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L’abruzzese Valentina De’ Mathà finalista del 6° Premio Internazionale Arte Laguna

L’Aquila, 27 feb 2012 – Nuovi riconoscimenti per Valentina De’ Mathà, artista di origini abruzzesi, svizzera di adozione, che continua a raccogliere successi tra importanti partecipazioni e consensi internazionali. Ricordiamo la sua presenza alla 54° Biennale di Venezia con un’installazione scultorea intitolata “Silenzio” in memoria delle 308 vittime del terremoto che il 6 Aprile 2009 ha devastato la città di L’Aquila e l’attuale vittoria del concorso internazionale “Research in Art” promosso da Atomium Culture (Belgio), con un’opera intitolata “Hair and Wool”, basata su una delle ultime scoperte del Progetto Genoma Umano.

Il lavoro è stato realizzato con lana di pecora appena tosata su cui sono stati intrecciati e infeltriti capelli provenienti da ogni parte del mondo.

«Una delle principali scoperte del Progetto Genoma Umano – racconta Valentina De’ Mathà – è che tutte le razze umane sono uguali al 99,99%, quindi le differenze razziali sono geneticamente irrilevanti. Ho raccolto capelli da ogni parte del mondo, anche attraverso annunci sui principali social network come Facebook, poi ho intrecciato e infeltrito i capelli con la lana di pecora appena tosata.?Ho voluto creare una struttura in grado di raccogliere il DNA di tutte le etnie».

L’opera vincitrice è già stata esposta a Palazzo Farnese, Ambasciata di Francia a Roma e, attualmente, è esposta la MLAC, Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea di Roma fino al 24 Marzo. Pochi giorni fa invece è stata annunciata la sua presenza tra i finalisti del 6° Premio Arte Laguna.

La sua installazione, intitolata “L’Uomo che Piantava gli Alberi”, è stata scelta tra 7.840 opere di artisti provenienti da tutto il mondo.

«È un progetto tratto dall’omonimo racconto di Jean Giono – ci spiega Valentina De’ Mathà – una parabola sul rapporto tra uomo, natura e mutamento, un incondizionato e sconfinato gesto di amore, generosità e immutabile costanza. Ho creato una struttura cellulare in carta di cotone, in ogni cellula ho posto dei semi immersi nell’ovatta che ho innaffiato quotidianamente fino a farli germogliare e diventare pianta. Poi ho decontastualizzato la struttura cellulare ambientandola in un bosco».

La serata di premiazione sarà Sabato 17 Marzo dalle 18:00 presso le Nappe dell’Arsenale di Venezia.