
L’Aquila, 27 feb 2012 – Il numero uno del Pd, Pierluigi Bersani mercoledì sarà all’Aquila alle ore 18 al Ridotto del teatro comunale. Un incontro importante, ha sottolineato il segretario provinciale Mario Mazzetti «per dare peso alla scelta delle primarie. Importante anche la scelta di Cialente di sottoporsi alle primarie anche se lo statuto del partito prevedeva la possibilità di una ricandidatura diretta».
Mazzetti ha dunque lanciato un appello a tutta la città a partecipare all’evento con bersani e alle Primarie. «La presenza di Bersani è un segnale forte – ha aggiunto Stefania Pezzopane – Ci è stato sempre vicino, una presenza costante e utile. Quando Bersani verrà al Ridotto avrà modo di sottolineare che è importante avviare la fase di ricostruzione che solo il sindaco uscente può governare.
Qualcuno ieri ironizzava sulle divisioni del nostro partito però noi siamo andati alle primarie con un solo candidato. Siamo stati seri e responsabili. Ieri abbiamo saputo di scontri abbastanza pesanti sul Pdl, aggrovigliato sulle primarie. C’è inoltre un proliferazione di liste civiche che civiche non sono perchè guidate dai politici. Nel caso di De Matteis, siamo dinanzi alla presenza di un politico votato dal Pdl che sta raccogliendo anche politici di vecchio corso che si sono mossi fra destra e sinistra per anni. Il civismo è solo una maschera della politica».
«Bersani viene qui a ribadire che il Pd è tutto schierato alle Primarie al fianco di Massimo Cialente – ha aggiunto il parlamentare Giovanni Lolli che ha fatto anche il punto sulla legge per la ricostruzione». Dopo vari “stop and go”, il ministro Barca è atteso in commissione l’8 marzo. «Il ministro ha incaricato il sottosegretario Guido Improta che ci ha convocati per questa settimana – ha spiegato Lolli – C’è una grande unità di intenti al punto che stiamo pensando di approvare la legge in sede legislativa direttamente in commissione senza farla approdare in parlamento. Ho fiducia che si possa arrivare ad un testo soddisfacente. Improta aveva studiato che ci sono almeno 30 ordinanze che devono essere riorganizzate. Nel frattempo il governo sta producendo a una individuazione esatta di quanto si è speso e di come sono stati spesi per avere una ricognizione precisa». (A.Cal)