Sanitopoli, legale Del Turco: Tempi rapidi per il processo

27 febbraio 2012 | 15:14
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Sanitopoli, legale Del Turco: Tempi rapidi per il processo

Pescara, 27 feb 2012 – «Abbiamo interesse affinché il processo si definisca nei tempi più rapidi. Come vedete, questi slittamenti non dipendono da noi. Desidero non commentare. C’é stata una visita fiscale e ne prendo atto».

Lo ha detto l’avvocato Giandomenico Caiazza, del collegio difensivo dell’ex governatore Ottaviano Del Turco, al termine dell’udienza odierna del processo "Sanitopoli", rinviata per l’«assoluto impedimento» di Vincenzo Maria Angelini a prendervi parte, a causa di motivi di salute.

«Rilevo – ha proseguito Caiazza – che il processo si arena su un capitolo fondamentale, ossia il controesame degli accusati dal principale accusatore, anzi direi dell’unico accusatore. Questo è il dato di fatto. Siamo arenati qui – ha ribadito – tra mille malattie. Facciamo un augurio di buona salute anche per il processo anche perché vorremmo fare quelle domande, quei riscontri e quelle contestazioni che andavano poste ad Angelini quattro anni fa. Le faremo ora. Meglio tardi che mai».

L’avvocato di Del Turco ha aggiunto poi di essere disposto ad una "revisione" della lista dei testimoni, auspicata anche dal presidente del Collegio, per accelerare i tempi del processo. «Se prendete la nostra lista testimoniale – ha sottolineato – é tra le più asciutte. Non ricordo il numero esatto dei teste, forse sono 36, ma comunque pochi e comuni alla gran parte degli altri imputati in posizioni analoghe. «Quello delle liste testimoniali – ha spiegato – è un punto che noi abbiamo sollevato per primi anche la scorsa volta con il presidente, a cui abbiamo detto: "Cerchiamo una soluzione", anche perché lo stesso Tribunale si era riservato, come è nei suoi poteri, di tagliare le liste sovrabbondanti. Quindi, a cominciare naturalmente dalla procura – che vorrei ricordare ha presentato quasi 200 testimoni, tra cui Romano Prodi – sarebbe il caso di ragionare tutti insieme se è interesse comune a farlo questo processo». Su questo aspetto, Caiazza ha detto di avere "da tempo forti dubbi". «Mi auguro di essere smentito – ha continuato -. Quindi, per esempio, se facessimo tutti un bel lavoro sulle liste, nel senso di sfoltirle, sarebbe già una grande cosa».