Discariche abusive, Verdi: Vergogna! Abruzzo pattumiera d’Europa

28 febbraio 2012 | 14:44
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Discariche abusive, Verdi: Vergogna! Abruzzo pattumiera d’Europa

L’Aquila, 28 feb 2012 – «Sulla procedura d’infrazione dell’UE contro l’Italia per le discariche non in norma, la Regione Abruzzo, che rischia multe milionarie, tace, e, per interposta persona, scarica la responsabilità sui piccoli Comuni».

Lo afferma Walter Caporale, Presidente del Gruppo Verdi in Consiglio regionale. «Una regione come l’Abruzzo – continua l’esponente dei Verdi – che ha scelto la protezione e la tutela del territorio e dell’ambiente come una possibile strategia per una crescita civile, anche al fine di tendere a un riequilibrio sociale, economico e ambientale tra le sue aree montane e la sua fascia collinare – costiera, non dovrebbe figurare tra quelle Regioni che hanno nel loro territorio discariche non conformi alla direttiva UE del 1999».

«E invece non è così – spiega Caporale – delle 102 discariche, sparse in 14 Regioni, per le quali la “Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione, ben 21 si trovano in Abruzzo. Alcune in Comuni il cui territorio è incluso in Parchi nazionali. Tali discariche, sebbene in molti casi inattive, costituiscono tuttavia un grave rischio ambientale perché non sono state messe in sicurezza secondo le procedure individuate dall’articolo 14 della Direttiva europea».

«Ora, onde evitare pesanti e insostenibili sanzioni, la Regione, appellandosi all’emergenza sismica, chiede al Governo una deroga – seguita Caporale –  Per il resto lascia la parola a un ‘tecnico’, il quale sostiene di aver fornito agli Enti locali gli strumenti tecnici e legislativi per affrontare il problema del risanamento dei siti. Bene. Peccato però che la politica non abbia fornito le risorse per l’attuazione di quanto prescritto dal ‘tecnico’. Non tutto può pesare sui Comuni, che, com’è noto, non hanno risorse, soprattutto i piccoli Comuni. Per cui quando vedo nell’elenco delle discariche bocciate dall’Europa quelle di Catelvecchio Calvisio, Villa Santa Lucia, Campotosto, Barisciano, Comuni che hanno tutto o parte del loro territorio incluso in un Parco nazionale, mi chiedo se il problema è soltanto di quelle comunità, storicamente caratterizzate dalla tipica inopia delle economie di montagna, o se non sia un problema più generale, come d’altra parte denota l’attributo ‘nazionale’»

«E’ di questo che in Abruzzo la maggioranza politica che ci governa deve parlare – conclude – e in prima persona. Compito dell’opposizione è costringerla a farlo, con gli strumenti che ha a sua disposizione».