Gran Sasso: disperso, terzo giorno di vane ricerche

28 febbraio 2012 | 18:30
Share0
Gran Sasso: disperso, terzo giorno di vane ricerche

L’Aquila, 28 feb 2012 – Sono terminate poco prima delle 18, le operazioni di ricerca dell’alpinista aquilano Massimiliano Giusti, di 37 anni, scomparso domenica pomeriggio mentre tentava un’escursione sul Corno Grande del Gran Sasso d’Italia. Le attivita’ di soccorso hanno visto impegnate una quarantina di persone tra i vari Corpi oltre agli elicotteri messi a disposizione dal 118, dalla Polizia di Stato e dal Corpo forestale dello Stato. Attualmente i soccorritori sono impegnati nella pianificazione dell’attivita’ di ricerca prevista per domattina all’alba. Insieme a Giusti era presente anche Paolo Scimia, 34 anni, anch’egli dell’Aquila, che si e’ miracolosamente salvato dall’improvvisa bufera – che ha investito i due alpinisti – trovando riparo prima al rifugio "Garibaldi", (il cui ingresso era ostaciolato da una grossa massa di neve) e poi al "Duca degli Abruzzi", dopo aver camminato di notte carponi. L’alpinista era stato ritrovato dai soccorritori con un principio di ipotermia.

I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese, del Soccorso Alpino Guardia di Finanza e Soccorso Alpino Forestale hanno raggiunto Campo Imperatore a cominciare dalle prime luci dell’alba grazie a corse speciali della funivia disposte dal Centro Turistico Gran Sasso. Le prime squadre sono partite a piedi per raggiungere la zona di ricerca intorno a Monte Aquila. Successivamente sono intervenuti tre elicotteri per portare velocemente le altre squadre nella zona delle operazioni. Da L’Aquila è giunto l’elicottero del SUEM 118 mentre da Pescara sono arrivati l’elicottero del Centro Operativo Aereo del Corpo Forestale dello Stato e l’elicottero dell’11° Reparto Volo della Polizia di Stato. Le condizioni meteorologiche ottimali con cielo sereno e poco vento, hanno permesso di effettuare con rapidità numerosi voli che hanno depositato i soccorritori nell’ampia conca di Campo Pericoli, da Monte Aquila al Passo della Portella fino alle parti sommitali del Corno Grande. Le sezioni di Roma e L’Aquila del Club Alpino Italiano hanno inoltre messo a disposizione dei soccorritori i rifugi Duca degli Abruzzi e Garibaldi. Con particolare attenzione è stata perlustrata la zona intorno a cui ieri pomeriggio sono stati ritrovati lo zaino con gli sci e la piccozza del disperso. I soccorritori hanno utilizzati i propri apparati ARTVA (Apparato Ricerca Travolti Valanga) per captare eventuali segnali emessi dall’analogo apparato che aveva il disperso. Inoltre la società Il Castello di Roccasaso ha messo a disposizione un apparato Recco e il personale tecnico per il suo utilizzo. Questo tipo di apparato, dotato di antenna trasmittente, può captare eventuali segnali di riflessione da apparati ARTVA o da altri apparati elettronici o oggetti metallici, e quindi essere di ausilio per la ricerca di travolti da valanga. Sono state inoltre effettuate delle ricognizioni in volo della parti più in quota dove sono presenti grandi accumuli di neve.