L’Aquila, ricostruzione: aggregati, circolare semplifica disposizioni

29 febbraio 2012 | 16:00
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L’Aquila, ricostruzione: aggregati, circolare semplifica disposizioni

L’Aquila 29 feb 2012 – Al fine di semplificare l’applicazione delle disposizioni in materia di aggregati e di sostituzione edilizia, il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, ha ritenuto opportuno emanare un’apposita circolare.

Tale circolare chiarisce che la tipologia di intervento, miglioramento sismico o rafforzamento locale, deve essere riferita all’Unita’ Strutturale oggetto di intervento unitario comprendente l’edificio con esito peggiore e attribuisce al coordinatore dei progettisti il compito di valutare le proposte di sostituzione edilizia all’interno dell’aggregato; infine, precisa le modalita’ per la determinazione del volume crollato ai fini della disciplina della sostituzione edilizia.

NUOVE PROCEDURE PER SICUREZZA EDIFICI DANNEGGIATI – La funzione Tecnica della Struttura per la Gestione dell’Emergenza ha elaborato una nuova procedura per fornire una soluzione immediata al degrado delle opere provvisionali e alla loro manutenzione. Il documento e’ consultabile sul sito del Commissario delegato per al Ricostruzione nella sezione ‘Normative e documenti/documentazione tecnica’. Per la prima volta e’ possibile sostituire i puntellamenti deteriorati con opere di riparazione locale a carattere definitivo, evitando cosi’ il dispendio di ulteriori somme per la conservazione di interventi provvisionali realizzati ormai da tempo. Anche sui fabbricati pericolanti che non sono stati messi in sicurezza, e’ previsto di poter operare con interventi locali di riparazione: il caso riguarda per lo piu’ gli edifici non puntellati che si trovano in zone interdette, ma che il Comune vuole restituire alla fruizione pubblica o nelle quali intende avviare prioritariamente l’attivita’ di ricostruzione. Nel caso in cui il progetto di ripristino degli edifici sia gia’ stato presentato e in attesa di essere valutato, la procedura prevede che la S.G.E. segnali agli enti preposti al controllo tecnico dei progetti il carattere di urgenza per motivi di pubblica incolumita’. Si ritiene inoltre – specofoca la Struttura – che tale procedura possa essere un utile intervento preventivo per quegli edifici, puntellati nell’immediata emergenza ma che (specie nei centri storici minori) non rivendicati dai proprietari, irreperibili o non interessati, potrebbero restare per lungo tempo, fonte di pericolo o di spesa pubblica.