Legalità: protocollo d’intesa tra Prefettura e Confindustria

29 febbraio 2012 | 21:03
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Legalità: protocollo d’intesa tra Prefettura e Confindustria

L’Aquila, 29 feb 2012 – Prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività economiche: è l’obiettivo saliente del protocollo d’intesa sottoscritto dal prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, e dal presidente di Confindustria della provincia dell’Aquila, Fabio Spinosa Pingue. Presente alla firma, tra gli altri, il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello.

«Deve esserci sempre una collaborazione tra le autorità e gli imprenditori – ha detto il prefetto – affinché si possano evitare le infiltrazioni malavitose. Subito dopo il terremoto si é intervenuti per effettuare i controlli, come confermano i venti provvedimenti di interdizione di imprese per acclarata collusione mafiosa in tutto il cratere sismico».

«Con la firma di questo protocollo – ha spiegato il presidente di Confindustria L’Aquila – vogliamo, ancora una volta, manifestare la nostra ferma e decisa opposizione nei confronti di qualsiasi forma di contiguità tra imprese e organizzazioni criminali. Per le nostre aziende – ha continuato Spinosa Pingue – è di fondamentale importanza innalzare i livelli di legalità e trasparenza in tutti i contesti in cui operano e fare della legalità il loro punto di forza, un vero e proprio marchio di qualità. Vogliamo contribuire a corroborare ancora di più il nostro territorio di valori come l’etica, la legalità, la trasparenza, di principi di libera e sana concorrenza».

Il documento nasce dall’esigenza di concordare una stretta collaborazione tra imprese e pubbliche autorità, per rendere efficaci i controlli, il monitoraggio e gli strumenti di prevenzione in materia di appalti per lavori, servizi e forniture, al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia. Un pericolo diventato ancora più forte alla luce del fatto che il terremoto del 2009 e l’attività di ricostruzione hanno reso L’Aquila e il suo circondario il più grande cantiere d’Europa, in quanto tale appetibile dalla criminalità organizzata.

Il presidente di Confindustria Sicilia Lo Bello, nel suo intervento, ha dichiarato che «nonostante il territorio aquilano sia tranquillo è meglio vigilare, perché la mafia è molto interessata ai grandi flussi di denaro. Il terremoto fa gola alla mafia».