
Avezzano, 1 mar 2012 – Sabato 26 Febbraio scorso, all’Auditorium dell’Agenzia di Promozione Culturale di Avezzano si è svolta l’Assemblea Pubblica sui Trasporti, organizzata dal Comitato Pendolari 5:30. L’Assemblea ha visto la partecipazione di pendolari, studenti, lavoratori dei trasporti e Sindacati (Cobas Autotrasporti, Cobas Strada dei Parchi A24 e A25, Cobas Ferrovia, USB Trasporti)
Lucia Proto, presidente del Comitato Pendolari 5:30 ha introdotto l’argomento per cui il Comitato si batte da anni, evidenziando l’importanza di avere una rete di trasporti funzionale, moderna e sinergica tra le diverse tipologie di trasporto e con le Regioni limitrofe, per raggiungere un vero sviluppo economico della Marsica e dell’Abruzzo. Inoltre, ha sottolineato «le gravi difficoltà che i pendolari e soprattutto le donne incontrano sia nel mantenimento che nell’accessibilità ai posti di lavoro, sia nell’organizzazione che nella cura della famiglia».
Gianmarco Piccone, a nome degli studenti pendolari delle Scuole Superiori di Avezzano e Maryna Vahabava Rappresentante degli Studenti al Cdf (Consiglio di Facoltà Università degli Studi di Teramo) ha evidenziato le «difficoltà della rete del trasporto locale della Marsica e Regionale che non favoriscono né gli scambi culturali, né economici e che, con i continui ritardi e soppressioni, penalizzano il profitto e la condotta degli studenti pendolari, rispetto a quelli residenti».
Barbara Monaco, madre di uno studente disabile ed attivista socio-politica per il rispetto delle pari opportunità per i diversamente abili, ha denunciato poi «la completa insensibilità nei trasporti per questa numerosa categoria di persone, da tempo in crescita nella nostra società, con la mancanza di strutture per l’accessibilità sia nei mezzi di trasporto, sia nelle stazioni».
Numerosi pendolari hanno testimoniato le drammatiche esperienze vissute nei giorni delle nevicate, tenuti prigionieri nei treni, nelle gallerie e poi nelle stazioni anche per due, tre giorni consecutivi, senza che nessuno si facesse carico di risolvere la situazione e nonostante gli sforzi e la solidarietà del personale ferroviario. Tutti loro hanno anche evidenziato che a seguito di quanto avvenuto, hanno riportato gravi problemi nei rapporti con i propri datori di lavoro (e poi si vorrebbe togliere l’art. 18!) e con le rispettive famiglie.
I rappresentanti Sindacali dei Cobas Strada dei Parchi, Autotrasporti e Ferrovia e dell’USB Unione Sindacale di Base Trasporti, Abruzzesi e Laziali (Cotral a Acotral), hanno sottolineato «la scellerata politica che da anni viene attuata nei confronti del trasporto pubblico, che continua a tagliare sui mezzi e sul personale a discapito di un numero di pendolari che aumenta progressivamente a causa del costo ormai insostenibile dei carburanti che limita l’uso del mezzo privato. I lavoratori dei trasporti, gli autisti lamentano inoltre i turni serrati che vengono loro imposti e l’uso di autisti già in pensione, senza il rispetto delle norme di sicurezza e sempre più pressanti attacchi da parte degli utenti che se la prendono con loro invece che con le aziende».
«E’ questa la solita guerra fra “poveri” – spiegano – fomentata per occultare gli interessi delle lobbies e dei politici locali. Anche i Sindacati hanno convenuto sull’assoluta mancanza di servizi nelle stazioni Abruzzesi (solo ora, a seguito delle foto pubblicate dal Comitato Pendolari 5:30, dopo “soli” 20 anni, qualche Sindaco si è “svegliato” e ha fatto ripulire qualche stazione). Inoltre, hanno denunciato il mancato sostegno a fabbriche regionali che producono Autobus e politiche generali atte all’abbandono del sistema di rete per incentivare invece la privatizzazione totale dei trasporti, mentre ci sono le risorse per creare il doppio binario e un sistema efficiente dei trasporti»