
L’Aquila, 1 mar 2012 – Ricostruzione e governo del territorio, cultura, istituzione di un Ufficio di tutela degli animali. Sono i punti cardine su cui si articolano una serie di proposte che Walter Caporale, esponente nazionale di “Costituente Ecologista” di Angelo Bonelli e consigliere regionale, sottopone ai candidati sindaci per L’Aquila, «nell’auspicio» – dichiara l’esponente dei Verdi – «che tali proposte vengano recepite nei programmi dei candidati e con la consapevolezza che la ricostruzione della città può offrire l’occasione di fare dell’Aquila una città modello, superando e correggendo impostazioni errate che fin qui purtroppo non sono mancate. Rivolgo questo appello a tutti i candidati perché le proposte che avanziamo interessano la generalità dei cittadini e non solo questo o quel gruppo d’interessi».
LE PROPOSTE DEI VERDI PER IL COMUNE DELL’AQUILA
1) Apertura di un tavolo permanente di ascolto e partecipazione, partendo da questi temi concreti: vivibilità e accessibilità nei nuovi quartieri (MAP, CASE, ecc.) e necessità di dotarli di servizi (centri comunitari, punti vendita, servizi di assistenza agli anziani, servizi di mobilità, ecc.)., con una campagna strutturata di ascolto ( inviando punti informativi mobili e organizzando assemblee, ecc..) con raccolta di proposte.- Promozione di forme innovative di gestione degli spazi e dei servizi, attraverso la costituzione di cooperative di abitanti;
2) Creazione di "Laboratori di creatività urbana". L’idea è di affrontare in maniera creativa i problemi del governo del territorio. Bisogna coinvolgere professionisti, esperti, imprenditori, artisti che abbiano operato in modo creativo sui temi scelti (da progetti tecnologici alle esperienze di associazioni).
3) Nella ricostruzione fisica , affiancare al “com’era dov’era”, un miglioramento complessivo della qualità urbana, architettonica e ambientale della città. Nei comparti completamente distrutti, in cui è molto costoso o impossibile ricostruire, bisogna aprire a progetti o innesti contemporanei. Il problema non è l’innesto del nuovo, ma quello della mancanza di qualità nella progettazione.
4) Vietare la ricostruzione in aree geologicamente inadatte, costruendo un sistema perequativo per spostare i diritti edificatori in altre aree. Più in particolare si avanzano le seguenti proposte di Sostenibilità ambientale nella Ricostruzione della Città:
a) Limitare al massimo la volumetria vietando soprelevazioni o aumenti ingiustificati delle cubature per evitare fenomeni speculativi;
b) Attuare politiche di accordi con i proprietari per delocalizzare il più possibile le volumetrie dai siti a maggior rischio sismico verso le volumetrie già realizzate nell’immediato dopo terremoto:
c) Predisposizione di vuoti urbani che rispondano all’esigenza logistica in caso di nuovi eventi sismici e che permettano nello stesso tempo di evitare l’ulteriore consumo del suolo che si è protratto nella storia urbanistica della Città;
d) Alleggerimento delle coperture;
e) Alleggerimento della sommità degli edifici al fine di permettere una migliore risposta a eventi sismici.
f) Uso dei tetti in legno isolati in maniera da incrementare l’efficienza energetica;
g) Implementare il sistema del verde armonizzando il paesaggio naturale con quello urbano, anche attraverso interventi di interramento dei cavi elettrici.
h) L’opera di ricostruzione può offrire anche l’occasione per un uso razionale delle risorse idriche attraverso la predisposizione di reti di scarico duali, ciò permetterebbe la riduzione del consumo di acqua potabile, il recupero, per usi compatibili, delle acque meteoriche nonché il recupero, sempre per usi compatibili, delle acque grigie;
i) Predisposizione di un impianto centralizzato di Teleriscaldamento a servizio del centro storico per consentire un ottimo risparmio energetico in edifici storici.
j) Incentivi ai condomìni per l’utilizzo del solare termico e il risparmio energetico, e utilizzo delle fonti rinnovabili per gli edifici comunali, per le scuole e gli uffici.
k) Piano di adeguamento della Pubblica illuminazione con pannelli solari.
5) Creazione di taxi collettivi per le nuove zone di espansione, compresi i nuoclei MAP e C.A.S.E.;
6) Creazione di un Museo / percorso aperto sul terremoto; Il museo può essere pensato con attrezzature e servizi innovativi (parte didattica, parte memoriale, parte scientifica collegata a centri di ricerca).
7) Favorire la nascita di un Festival musicale di rilievo internazionale, sulla scia di modelli come Pistoia Blues, Umbria Jazz, Arezzo Wave, etc.; Individuazione di luoghi da arredare con i murales, coinvolgendo i giovani writers;
8) Piano di recupero e valorizzazione del Parco del castello e delle altre aree verdi, laddove possibile favorendo la gestione da parte di Cooperative create da giovani;
9) Introduzione del Consiglio Comunale dei ragazzi, sul modello di quanto si sta sperimentando a Pescara ed in altre realtà;
10) Favorire la crescita di un turismo di qualità che permetta la conoscenza dei valori architettonici della città e dei centri vicini, delle sue aree archeologiche e dei suoi valori ambientali (non va dimenticato che gran parte del territorio del Comune dell’Aquila è incluso nel Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga);
11) Istituzione dell’energy manager in applicazione della L.10/91;
12) Rigorosi controlli sulle mense di scuole ed asilo, esigendo l’introduzione del biologico e comunque un controllo sulla qualità dei prodotti;
13) Istituzione del registro delle coppie di fatto;
14) (Voto alle amministrative per gli immigrati).
15) Istituzione Ufficio tutela animali con il compito di: Gestione dei fondi per la prevenzione del randagismo felino e canino (catture per sterilizzazioni, sterilizzazioni, campagne di informazione e sensibilizzazione – anche nelle scuole, anagrafe canina, campagne per Promuovere l’adozione responsabile, incentivi per la sterilizzazione di cani/gatti padronali); Istituire corsi gratuiti, tenuti da esperti, ai propriet
ari di cani che abbiano problemi al fine di ridurre il numero degli abbandoni; Potenziare il riconoscimento del cane del quartiere, cioè del cane fortemente antropizzato, in alternativa al canile, ovviamente sterilizzato, microchippato, intestato al Comune, con cucce collocate in aree verdi e curato da volontari con patentino rilasciato dal Comune; Prevedere – nei piani di ricostruzione – aree per cani; Installazione di distributori di sacchetti igienici per la raccolta delle deiezioni: campagne mirate in questo senso (atte ad educare i proprietari di cani ad essere civili); Impegno, con la collaborazione della Polizia municipale, ad esercitare reali controlli sui cani padronali (=microchip) sia nei quartieri cittadini che nelle zone rurali e nelle aziende agricole); Predisporre bandi di gara, disciplinari e capitolati, che devono prevedere: Box di almeno 10 metri quadrati e con un numero massimo di tre cani ospitati, tutti perfettamente in sintonia tra loro e sterilizzati; Un’area di sgambamento e per almeno un’ora al giorno; Titoli per favorire la gestione dei rifugi da parte di Associazioni animaliste o, dove è presente, del volontariato; Il divieto per il canile di smaltire la carcassa al fine di evitare business impropri.