
Pescara, 2 mar 2012 – «La nascita dell’Arcilesbica Pescara è stata fortemente voluta perché ci troviamo a vivere in un paese ancora privo di una legge sulle unioni civili e di una normativa contro l’omofobia».
Lo dichiara Ilenia Colanero, che con Stefania Rea e Barbara Altobelli è stata promotrice della nascita dell’Associazione che vuole battersi per veder riconosciuti i diritti degli omosessuali e di tutti quelli che si sentono privati dei loro diritti. Allora occorre innanzitutto battersi per il riconoscimento legale delle unioni civili: «Queste unioni – continua Stefania Rea – oggi non riconosciute per legge, sono fondate su affetti profondi, a volte anche su necessità, comunque su una profonda vicinanza umana. Ci chiediamo: perché due persone omosessuali o non che si amano e convivono non possono vedersi riconosciuti gli stessi diritti che spettano invece a chi può unirsi in matrimonio?
Tali discriminazioni diventano evidenti in caso di necessità. Per esempio nei casi estremi, malattie fortemente invalidanti o morte, quando tutti i diritti vengono meno. Riconoscere le unioni civili è un atto di civiltà giuridica. Quindi il primo dei nostri obiettivi sarà quello di chiedere la nascita di un Registro delle unioni civili in tante città, soprattutto in quelle più piccole, dove i pregiudizi sono forse ancora più radicati. Solo così, per le persone che si iscriveranno, ci sarà la possibilità di accedere, almeno in ambito locale, agli stessi diritti sociali garantiti alle coppie di persone unite nel matrimonio tradizionale».
Un secondo punto per il quale l’Associazione vuole battersi è quello contro l’omofobia. «Per questo – affermano le promotrici – attiveremo non solo un servizio di consulenza legale per la denuncia delle discriminazioni contro le lesbiche e donne e di assistenza psicologica per chi tra loro ha subito violenza (la dott.ssa Stella Minutolo, psicologa, ha dato piena disponibilità a collaborare gratuitamente con noi e già da questo mese partiremo con degli incontri). Ma, dicevamo, cercheremo di stabilire anche un contatto con studenti e insegnanti lesbiche, gay e trans, in vista della lotta contro la lesbofobia, l’omofobia e la transfobia, promuovendo forme di espressione artistica e culturale realizzata dalle donne, con particolare attenzione all’arte e alla cultura lesbica, promozione e organizzazione di spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, concorsi di scrittura e/o arti visive, creare gruppi di auto-aiuto per le lesbiche in difficoltà».
Il Presidente del Gruppo Verdi in Consiglio regionale Walter Caporale, che ha partecipato alla conferenza stampa indetta per annunciare la nascita dell’Arcilesbica Pescara, ha riaffermato il suo impegno «per perorare la nascita del registro delle unioni civili e per assicurare, con la nuova legge elettorale in discussione proprio in questi giorni in Commissione elettorale, una parità di genere sostanziale e non solo di facciata, com’è avvenuto finora».