Primarie centrodestra: D’Eramo si presenta alla città

L’Aquila, 01 mar 2012 – “Prospettiva 2022”. È lo slogano con cui Luigi D’Eramo intende affrontare la sfida elettorale. Luigi D’Eramo si candida ufficialmente alle primarie del centrodestra, una strada che La Destra percorre dalla fine dell’estate scorsa. Al ridotto del teatro comunale ha illustrato i punti principali del programma della sua coalizione: macchina comunale più efficiente, più sicurezza, tempi certi per la ricostruzione sia delle piccole attività commerciali che delle case private.
«Lo slogan parla di “prospettiva 2022” perché pensiamo che ci servano almeno 10 anni per vedere rinascere la città», ha spiegato D’Eramo nell’affollata sala del ridotto, che mercoledì scorso ha ospitato il segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani. E c’è chi ha fatto notare che «c’era più gente alla presentazione di D’Eramo». In platea anche il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo.
E infatti quello che si è presentato agli occhi dell’assessore provinciale è stato un vero e proprio bagno di folla, una «manifestazione di popolo», come quella da lui auspicata. «Oggi segneremo un nuovo passo per la città», ha detto D’Eramo, sottolineando l’importanza delle primarie nel centrodestra. «Si terranno il 18 marzo, con candidati tutti ottimi, e daranno la possibilità di azzerare il divario tra popolazione e politica, perché la gente potrà scegliere il suo candidato sindaco», ha spiegato D’Eramo. Mettere mano alla macchina amministrativa comunale per ricucire il rapporto con i cittadini è uno degli aspetti su cui D’Eramo intende fare leva. «Il palazzo è oggi troppo legato alle dinamiche politiche», ha detto, «non è al servizio delle persone».
D’Eramo ha poi chiamato a raccolta «le migliori energie» per ricomporre il tessuto cittadino e rilanciare le eccellenze del territorio nel rapporto con il resto della regione e i territori vicini. L’assessore provinciale ha, infatti, attaccato l’amministrazione Cialente, “rea” di aver chiuso tutti i ponti di comunicazione con altri soggetti coinvolti nella ricostruzione. Un altro duro attacco al governo di centrosinistra lo ha riservato sul piano di ricostruzione. «Il piano presentato dal Comune è insufficiente e lacunoso, mentre la gente ha bisogno di certezza, deve sapere quando tornerà a casa».
M.Gianf.